GR: nessun danno ambientale dopo brillamento del viadotto Castiel
In primavera la Ferrovia retica ha fatto brillare il viadotto di Castiel fra Coira e Arosa. La detonazione era stata eseguita senza autorizzazione. Il rapporto sull'impatto ambientale richiesto dall'Ufficio federale dei trasporti ha escluso danni legati all'ambiente.
(Keystone-ATS) La notizia è stata data ieri dalla trasmissione radiofonica Grigioni sera. Dato che il brillamento dello storico viadotto della Ferrovia retica (FR) è stato effettuato senza nitriti, non ha lasciato residui nocivi nel fiume sottostante. I campioni rilevati nel burrone hanno dimostrato che le contaminazioni non superano i valori limite e la qualità dell’acqua non è stata danneggiata. Inoltre, secondo l’Ufficio cantonale delle foreste, non si possono attribuire danni diretti al bosco in seguito all’esplosione del viadotto. Sono queste alcune delle conclusioni dell’analisi sull’impatto ambientale eseguite da un esperto indipendente col coinvolgimento dell’Ufficio cantonale per la natura e l’ambiente.
L’Ufficio federale dei trasporti (UFT) ha scritto a Keystone-ATS che malgrado ciò, tutti i residui di malta e altri materiali devono essere rimossi dalle pietre naturali.
Piano di smaltimento
Nel rapporto sull’impatto ambientale sono però state rilevate anche delle irregolarità. Per il deposito temporale dei materiali in prossimità del viadotto sono state usate delle aree non autorizzate ai margini del bosco.
Per minimizzare i danni a seguito del brillamento illecito, l’Ufficio federale dei trasporti si aspetta che la FR presenti un piano di smaltimento del materiale. In esso dovrà indicare, come verranno smistati e dove verranno depositati i materiali misti presenti nella gola e nel bosco. Inoltre la Ferrovia dovrà indicare quali processi interni verranno utilizzati in futuro per garantire che i requisiti legali, le decisioni di approvazione dei piani e le condizioni in esse contenute vengano prese in considerazione e rispettate. L’UFT si aspetta una presa di posizione da parte della FR entro il 5 dicembre 2024.
La detonazione del viadotto storico di Castiel è avvenuta il 13 maggio 2024. L’operazione è stata resa necessaria a causa dei gravi danni materiali da ricondurre alla posizione geologica. L’ancoraggio del ponte da un lato si trovava infatti in un’area franosa, dall’altro al portale di una galleria in una parete rocciosa quasi verticale. L’UFT aveva autorizzato la demolizione del viadotto a condizione che non si ricorresse a esplosivi. Una condizione espressa anche dalla FR, che però in un secondo tempo cambiò idea, senza chiedere un secondo permesso alla Confederazione.