Misure di risparmio a Tamedia: proteste
(Keystone-ATS) Le misure di risparmio annunciate ieri da Tamedia hanno sollevato oggi un’ondata d’indignazione nella Svizzera romanda: i governi vodese e ginevrino hanno chiesto congiuntamente “un incontro formale” con il consiglio d’amministrazione del gruppo editoriale zurighese. Tamedia è intenzionato a risparmiare 34 milioni di franchi, di cui 18 potrebbero interessare le testate romande.
In una nota diramata oggi, il governo vodese esprime il proprio “attaccamento alla diversità della stampa, la qualità dell’informazione e al posto occupato dai media nell’economia”.
Secondo il consigliere di Stato ginevrino Charles Beer, l’incontro con Tamedia dovrebbe svolgersi “prima di Pasqua”. Accompagnato dai colleghi Pierre-François Unger e Isabel Rochat, Beer ha inoltre espresso l'”appoggio” del governo cantonale ai giornalisti della “Tribune de Genève”, che hanno incrociato le braccia questa mattina. A Losanna nel pomeriggio hanno manifestato un centinaio di dipendenti di “24 Heures” e “Le Matin”.
Ieri, il gruppo zurighese ha annunciato di aver chiuso l’esercizio 2012 con un utile netto in calo del 15% rispetto al 2011 a 152 milioni di franchi. Le misure di risparmio, in merito alle quali una decisione definitiva sarà presa nella seconda metà dell’anno, dovrebbero essere attuate entro il 2016.
Secondo il consigliere di Stato vodese Pascal Broulis, i governi vodese e ginevrino chiederanno “spiegazioni” sul margine di utile del 15% imposto da Tamedia alle sue testate. “Perchè il 15%? Non è un tasso credibile”, commenta il “ministro” cantonale.