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Morto a Bré il divisionario ticinese Roberto Fisch

(Keystone-ATS) Il divisionario ticinese Roberto Fisch è morto la notte scorsa nella sua casa di Brè, sopra Lugano. Aveva 56 anni. Nel dicembre 2010 il Consiglio federale lo aveva nominato nuovo capo della Base d’aiuto alla condotta dell’esercito (BAC).

In una nota il Dipartimento federale della difesa (DDPS) parla di decesso “del tutto inaspettato”. Secondo fonti di stampa ticinese si presume trattarsi di un infarto. Il DDPS aggiunge che con Fisch “l’esercito svizzero perde un ufficiale di professione che si è sempre impegnato in modo esemplare per l’esercito e la sicurezza della Svizzera”.

Fisch, nato il 21 maggio 1956, matematico diplomato del Politecnico federale di Zurigo, era stato attivo nell’economia privata nel campo dell’informatica. All’inizio del 2004 il Consiglio federale lo aveva nominato comandante della brigata di fanteria di montagna 9, promuovendolo nel contempo brigadiere. Il primo gennaio 2007 il ticinese era diventato comandante della regione territoriale 3, con contemporanea promozione a divisionario.

Poi, a fine 2010, la nomina a capo della BAC, incaricata di “sostenere, a livello operativo, la condotta politica e militare della Svizzera” “in tutte le situazioni”. “L’aiuto alla condotta nell’Esercito svizzero comprende le telecomunicazioni, l’informatica, la guerra elettronica, la sorveglianza elettronica dello spazio aereo mediante radar, la criptologia, gli specialisti di lingue, il servizio di condotta e le prestazioni del Quartiere generale, si legge sulla pagina web della BAC.

Fisch era attivo anche politicamente, nelle file del PLR ticinese. Tra il 2000 e il 2004 era stato membro del Consiglio comunale di Lugano.

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