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Accordo franco-svizzero sul G8

Jacques Rummelhardt (a sin.) e Franz von Däniken siglano l'accordo Keystone

Siglato martedì a Berna l'accordo franco- svizzero che fissa le grandi linee della cooperazione fra i due Paesi nell'organizzazione del vertice del G8 ad Evian.

Le forze dell’ordine si aspettano l’arrivo nella regione di centinaia di miglia di manifestanti.

Il documento è stato parafato per la Svizzera da Franz von Däniken, segretario di Stato agli affari esteri. La Francia era rappresentata dall’ambasciatore a Berna Jacques Rummelhardt.

L’accordo, che definisce le grandi linee generali della collaborazione senza peraltro precisarne modalità e dettagli, è stato approvato dall’Assemblea federale il 20 marzo.

Previsti fino a 300’000 dimostranti

Di portata più estesa del precedente accordo franco-svizzero del 1998 sulla cooperazione transfrontaliera, il nuovo documento fissa i vari aspetti inerenti alla sicurezza ed alla libera circolazione dei partecipanti e dei manifestanti.

Per quest’ultimi, le forze di sicurezza avanzano già la cifra di 100’000-300’000 persone. Due documenti allegati trattano della cooperazione poliziesca e doganale, nonché della collaborazione in campo militare.

L’accordo franco-svizzero prevede tra l’altro di rafforzare la cooperazione bilaterale e le misure comuni di sicurezza in tre zone di mutuo interesse: il lago Lemano, lo spazio aereo e nei luoghi che richiedono una protezione reciproca, come gli itinerari seguiti dalle due delegazioni, i luoghi di residenza dei partecipanti e gli aeroporti.

Cintura di missili

La sicurezza sarà garantita da ciascun Paese sul proprio territorio ma gli spazi aerei e lacustri saranno comuni alle forze dei due Stati. Le autorità francesi hanno previsto una copertura missilistica per la protezione ravvicinata di Evian su un raggio di 10 chilometri. Da parte elvetica, cacciabombardieri F/A-18 saranno responsabili della sicurezza dello spazio aereo.

La competenza di aprire il fuoco nei casi di estrema urgenza spetterà però esclusivamente ai due Paesi sui rispettivi territori nazionali. In caso di manifestazioni fuori dal bacino lemanico, i compiti di protezione e di sicurezza saranno affidati alle polizie dei cantoni interessati.

Il vertice del G8, in programma dal primo al 3 giugno, dovrebbe costare alla Confederazione 25 milioni di franchi. L’accordo prevede che Parigi partecipi a tali spese con 12 milioni di euro (circa 18 milioni di franchi).

Parallelamente al vertice di Evian, è prevista in territorio svizzero una riunione del Nuovo partenariato per lo sviluppo dell’Africa (NPDA) con la partecipazione di una ventina di capi di Stato africani.

swissinfo e agenzie

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