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Accordo su una rapida conclusione dei bilaterali

Pascal Couchepin ha incontrato Berlusconi martedì a Roma Keystone

Le trattative bilaterali bis Svizzera-UE non subiranno una battuta d’arresto sotto la presidenza italiana.

Silvio Berlusconi ha confermato a Pascal Couchepin la volontà dell’Italia di giungere ad un’intesa sui bilaterali bis durante il suo semestre a capo dell’Ue.

Dopo un lungo incontro con il presidente della Confederazione, Berlusconi – parlando a una conferenza stampa a Palazzo Chigi -ha definito Italia e Svizzera come «Paesi più che cugini, anzi, fratelli».

Il premier ha affermato che sui principali temi di politica internazionale le due nazioni danno valutazioni molto simili. «Siamo sempre in pieno accordo», ha sottolineato. Couchepin ha dal canto suo ricordato che ben il 5% dei residenti in Svizzera è di nazionalità italiana.

Riguardo alla posizione della Confederazione elvetica sulla questione del segreto bancario, Berlusconi ha dichiarato che è una materia che rientra nelle facoltà della Svizzera. «Non possiamo che prenderne atto», ha commentato.

Un salto di qualità

«Il fatto di concludere i bilaterali bis costituirebbe un salto di qualità che permetterebbe di andare oltre la cooperazione puramente economica», ha sottolineato a sua volta Pascal Couchepin.

Deve essere definito un elenco dei problemi tecnici che rimangono in sospeso riguardo alla frode doganale e agli accordi di Schengen.

L’ostacolo maggiore dei negoziati è rappresentato essenzialmente dagli accordi di Schengen che fissano le modalità della cooperazione giudiziaria tra gli Stati firmatari. La Svizzera teme che l’assistenza giudiziaria prevista dall’accordo per combattere la frode fiscale possa nuocere al suo segreto bancario.

Lista nera

Pascal Couchepin ha d’altra parte chiesto all’Italia di ritirare da una lista nera le imprese italiane che hanno una rappresentanza in Svizzera e sono accusate, secondo la legislazione italiana sulla doppia imposizione, di approfittare indebitamente delle condizioni fiscali favorevoli in Svizzera. «I tempi sono maturi», ha da parte sua risposto Berlusconi.

A livello bilaterale i due uomini hanno anche affrontato la problematica della droga, trattata in modo differente dai due Paesi: l’Italia si prepara a un «inasprimento» della sua legislazione, mentre la Svizzera sembra dirigersi piuttosto verso una depenalizzazione. «Malgrado le diverse politiche – ha precisato Couchepin – né agli svizzeri né agli italiani piace la droga». Di stupefacenti il presidente della Confederazione ha parlato anche nel lungo incontro avuto con il vicepresidente del consiglio italiano Gianfranco Fini.

Schengen e Dublino

Con il ministro dell’interno Giuseppe Pisanu, Couchepin ha fatto il punto su sicurezza, asilo, immigrazione e sui negoziati per l’adesione della Svizzera agli accordi Schengen e Dublino.

Il presidente ha ricordato la collaudata cooperazione bilaterale ed ha espresso vivo apprezzamento per l’istituzione a Chiasso di un primo centro condiviso tra le forze di polizia e l’amministrazione delle dogane dei due paesi.

Couchepin ha reso noto che la settimana prossima una delegazione svizzera di esperti sarà ricevuta da Pisanu per discutere degli accordi di Schengen.

Couchepin e Berlusconi hanno inoltre deciso di firmare un accordo che permetta il rimpatrio dei beni culturali tra i due Paesi. Questa intesa interviene in occasione della decisione presa nella sessione di giugno del parlamento svizzero secondo la quale uno Stato depredato potrà esigere la restituzione dei suoi beni entro 30 anni.

Amicizia

Richiesto di un commento sulle recenti polemiche sul ruolo di presidente di turno dell’Ue di Berlusconi, Couchepin ha dichiarato a swissinfo: “Non siamo membri dell’Ue. Non siamo in grado e non vogliamo esprimerci sulla leadership europea – né positivamente né tanto meno negativamente. Tutti gli europei sono nostri amici.”

I colloqui odierni concludono la visita di due giorni a Roma in cui Couchepin è stato fra l’altro ricevuto dal pontefice. Il presidente non andrà in vacanza: nella serata di martedì è prevista infatti la sua partenza per la Russia, dove incontrerà il premier Vladimir Putin.

swissinfo e agenzie

Dopo un incontro martedì a Roma, il presidente della Confederazione elvetica Pascal Couchepin e il premier italiano Silvio Berlusconi, presidente di turno dell’Ue, si sono espressi per una conclusione in tempi brevi – ancora nel semestre di presidenza italiano – degli accordi bilaterali tra Svizzera e Unione europea.

Nel corso dei colloqui con vari esponenti del governo italiano, Couchepin ha parlato di temi spinosi quali la droga, il segreto bancario, gli accordi di Schengen e Dublino.

Nonostante la distanza che tuttora sussiste su alcuni temi, sono stati più volte sottolineati i legami di amicizia e di collaborazione che esistono fra i due paesi.

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