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Consiglio di sicurezza: idee svizzere

Nell'ambito della 60a Assemblea generale dell'ONU, la Svizzera intende proporre una risoluzione di riforma del Consiglio di sicurezza.

L’annuncio è stato fatto lunedì sera a New York a margine della riunione dalla capa della diplomazia elvetica Micheline Calmy-Rey.

La consigliera federale dovrà esprimersi martedì mattina (ora locale) davanti all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, poi davanti allo stesso Consiglio di sicurezza.

«Le proposte svizzere concernono il miglioramento dei metodi di lavoro e della trasparenza in seno al Consiglio e non una sua eventuale estensione», ha affermato Calmy-Rey durante una conferenza stampa.

Quattro mesi fa, la Svizzera aveva presentato un documento dettagliato in 17 punti atto a migliorare l’efficacia del Consiglio. In particolare, esso spiega il punto di vista elvetico su come rinforzare il rispetto delle sue decisioni.

Consiglio dei diritti dell’uomo

ll testo è stato accolto favorevolmente nel suo insieme. A detta della ministra, la Francia, la Svezia, l’Italia, la Turchia, la Spagna e il Canada dovrebbero sostenere la risoluzione. La consigliera federale ha infatti incontrato in precedenza alcuni suoi omologhi di questi Paesi ed ha confermato che la Svizzera continuerà ad agire affinché venga creato un Consiglio dei diritti dell’uomo, con sede a Ginevra, al posto dell’attuale Commissione.

A tal proposito, la Svizzera desidera incontrare il presidente della 60a Assemblea generale, lo svedese Jan Eliasson. «Se le presidente non proporrà lui stesso un gruppo di lavoro in vista della creazione del Consiglio, la Svizzera prenderà l’iniziativa attraverso un progetto di risoluzione», ha dichiarato la capa del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).

Contatti

Micheline Calmy-Rey ha partecipato fino a giovedì alle riunioni dell’Assemblea generale dell’ONU a New York. Durante gli incontri ne ha approfittato per discutere e moltiplicare i contatti con i ministri di altri Paesi.

Un incontro fra la consigliera federale e la sua omologa americana Condoleezza Rice è attualmente in preparazione.

Calmy-Rey ha inoltre avuto dei colloqui con numerosi rappresentanti di Paesi arabi. Con loro ha discusso in particolare del nuovo emblema della Croce Rossa Internazionale.

swissinfo e agenzie

Oltre alla Svizzera, il gruppo di paesi intenzionati ad assumere il ruolo di mediatori nella discussione sulla riforma del Consiglio di sicurezza dell’ONU comprende la Svezia, i Paesi Bassi e la Nuova Zelanda.
Le loro proposte riguardano i metodi di lavoro del Consiglio di sicurezza, il diritto di veto e l’introduzione di una clausola di revisione che dovrebbe permettere un riesame periodico della composizione del consiglio.

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