Dieci anni di servizio civile
Il servizio civile per gli obbiettori di coscienza è stato introdotto in Svizzera 10 anni fa. Finora 15'000 persone hanno scelto questa via, quale alternativa agli obblighi militari.
In occasione dell’anniversario, la consigliera federale Doris Leuthard ha tracciato un bilancio positivo del servizio civile e ha avanzato alcune proposte di ulteriore sviluppo.
I 10 anni di servizio civile in Svizzera sono stati una storia di successo, che ha fatto dei vincitori da ogni parte, ha dichiarato la ministra dell’economia Doris Leuthard, a cui compete anche questo settore, nel corso di un incontro tenuto a Berna.
Il servizio civile ha liberato innanzitutto l’esercito e la giustizia militare dal dovere di criminalizzare gli obbiettori di coscienza, ha aggiunto la consigliera federale.
Oggi questo servizio è accettato dalla società e gli obbiettori di coscienza non sono più considerati delle persone che cercano soltanto di schivare gli obblighi militari. Anzi, con il loro lavoro che prestano in favore della società, questi giovani incarnano piuttosto un modello di solidarietà.
Solidarietà attiva
Gli obbiettori di coscienza sono infatti chiamati a svolgere per 18 mesi lavori di pubblica utilità, ad esempio in ambito di sanità, socialità, ambiente, aiuto umanitario e aiuto allo sviluppo (anche all’estero).
Le attività fornite dai giovani che scelgono questa via consente inoltre di colmare alcune lacune in campo sociale ed ecologico in Svizzera.
“Il servizio civile costituisce qualcosa di utile. Per questo motivo attira molti giovani”, ha affermato la consigliera federale durante l’incontro, al quale hanno partecipato rappresentanti del mondo politico, dell’esercito, del settore sociale e anche alcuni obbiettori di coscienza.
Le attività svolte durante il servizio civile permettono di sviluppare uno spirito di solidarietà attiva e una coscienza collettiva presso i giovani. Rappresentano quindi una valida risposta all’individualismo e all’edonismo, ha sottolineato Doris Leuthard.
Miglioramenti possibili
La responsabile del Dipartimento federale dell’economia ha presentato alcune idee per migliorare ulteriormente la formazione di base, sviluppare i programmi prioritari di attività e trovare nuovi partner in campo ambientale.
A detta di Doris Leuthard, non occorre invece modificare le condizioni che regolano l’accesso al servizio civile, criticate da più parti negli ultimi anni. In particolare viene contestato l’obbligo per i giovani di sottoporsi ad un esame di coscienza, in cui devono dimostrare le loro convinzioni etiche.
“Una riflessione sulle proprie convinzioni morali e sul proprio rapporto con lo Stato non danneggia sicuramente lo sviluppo personale di un giovane”, ritiene Doris Leuthard.
swissinfo e agenzie
Tra il 1996 e il 2006, 17’000 giovani hanno presentato una richiesta di autorizzazione per svolgere il servizio civile.
In questo decennio, gli obbiettori di coscienza hanno fornito 2,2 milioni di giornate totali di servizio
Il 70% delle attività sono state svolte nell’ambito della socialità e della sanità
In Svizzera, il servizio civile è stato introdotto soltanto nel 1996. La Confederazione figura così tra gli ultimi paesi europei ad aver offerto questa opzione agli obbiettori di coscienza.
Il servizio civile, che sottostà al Dipartimento federale dell’economia, non ha lo statuto di libera scelta; viene definito dalla legge come servizio sostitutivo agli obblighi militari, che rimangono la regola per tutti i giovani abili a prestare servizio nell’esercito.
Il servizio civile dura una volta e mezza quello militare, ovvero 390 giorni suddivisibili in più periodi, di cui uno deve durare almeno 180 giorni.
Per poter prestare servizio civile è necessario essere stati dichiarati idonei al servizio militare e presentare una domanda.
In seguito, durante un colloquio, una commissione stabilisce se i motivi dell’obiettore di coscienza possono essere considerati validi.
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