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Ginevra ricorda le tensioni della Guerra fredda

Reagan e Gorbaciov ruppero il ghiaccio a Ginevra Keystone

Vent’anni dopo l'incontro a Ginevra fra Ronald Reagan e Mikhail Gorbaciov, il diplomatico svizzero che partecipò alla sua organizzazione ricorda l’evento.

In occasione dello storico anniversario, Edouard Brunner ha partecipato lunedì a una tavola rotonda in compagnia dell’ex-premier sovietico Gorbaciov.

Il primo incontro al vertice fra Reagan e Gorbaciov durante la Guerra fredda, che permise il disgelo delle relazioni fra Washington e Mosca, si svolse proprio a Ginevra vent’anni fa.

Il suo scopo era quello di aprire la via a una serie di trattative atte a limitare la proliferazione degli armamenti nucleari. Al termine del summit, le due parti decisero di accelerare gli sforzi reciproci e di ridurre del 50% il loro arsenale nucleare.

La città elvetica ha commemorato martedì l’anniversario dell’incontro con alcune importanti personalità che permisero di giungere all’accordo. Fra loro, l’ex-ministro degli esteri sovietico, Alexander Bessmetnikh, e l’allora consigliere di Reagan per le questioni di sicurezza nazionale, Robert McFarlane.

swissinfo: È corretto affermare che questo incontro al vertice segnò l’inizio della fine della Guerra fredda?

Edouard Brunner: Sì, penso sia una giusta affermazione. I due uomini politici erano convinti che non si poteva più continuare così. Ma entrambi dovevano affrontare delle reticenze interne. Gorbaciov, ad esempio, doveva convincere il Politburo del fatto che una discussione con Reagan era possibile.

Il momento era propizio. L’ascesa al potere di Gorbaciov, infatti, aveva acceso una speranza di cambiamento: per la prima volta, un leader sovietico sembrava in grado di agire in modo decisivo per sciogliere le tensioni.

Sull’altro fronte, Reagan capì che aveva la possibilità di porre fine alla Guerra fredda. Credo che fu Margaret Thatcher a convincere il presidente americano a discutere con Gorbaciov.

swissinfo: Quale fu il suo ruolo e quello della Svizzera in generale nell’organizzazione dell’incontro al vertice?

E.B.: Sono stato contattato dal diplomatico americano che era a Ginevra per i colloqui sul disarmo con i Sovietici. Voleva sapere se eravamo pronti per organizzare il summit fra Reagan e Gorbaciov.

Era necessario verificare in particolare se sussistevano le necessarie condizioni di sicurezza. Si dovevano inoltre organizzare i dettagli dell’incontro, dall’alloggio dei partecipanti ai luoghi dove si sarebbero svolte le conferenze. Abbiamo organizzato il tutto in modo piuttosto informale, al di fuori di ogni schema politico.

swissinfo: Da allora, Ginevra ha raramente ospitato altri incontri al vertice di questo tipo. Come mai?

E.B.: Ai tempi della Guerra fredda, la Svizzera, in quanto Paese neutrale europeo, poteva assumere un ruolo importante fra le parti in conflitto. Era una tradizione per Ginevra. Oggi invece, la nostra neutralità non è più necessaria per questo genere di incontri, perché il mondo non è più diviso in due blocchi come allora.

Attualmente, molti altri Paesi possono essere neutrali quanto la Svizzera nel conflitto fra due Stati. Prendiamo ad esempio la contesa israelo-palestinese, il problema del Darfur (Sudan), la situazione dell’Iran o Bush e Putin, che si incontrano in Slovenia o in Slovacchia. La Svizzera non ha più il monopolio della neutralità.

Ginevra ha tuttavia ancora tutte le carte in regola per organizzare degli incontri al vertice fra capi di Stato. La Svizzera può assicurare questo tipo di servizio alla comunità internazionale, non come parte attiva, bensì come Paese ospitante.

swissinfo: Ginevra e la Svizzera in generale hanno ancora un ruolo nel processo di pace?

E.B.: Sì, perché Ginevra è sede di molte organizzazioni internazionali. Nella città romanda si tengono molto spesso delle conferenze a livello mondiale grazie alle agevolazioni fornite dalle Nazioni Unite. Tuttavia, né Reagan né Gorbaciov volevano che il loro incontro avvenisse sotto l’egida dell’ONU. Si è trattato di un summit bilaterale, con la Svizzera come unico intermediario.

Dobbiamo essere – e lo siamo – attivi nella risoluzione dei problemi. Prendiamo ad esempio l’Accordo di Ginevra: abbiamo aiutato Israeliani e Palestinesi nella redazione di questo documento, presentato poi al mondo nel dicembre del 2003.

Possiamo intervenire in questa maniera perché non siamo prevenuti né abbiamo interessi personali da difendere che potrebbero creare contraddizioni. Lo sanno tutti. Il nostro unico interesse è quello di aiutare gli altri Paesi ad evitare le guerre e a risolvere i loro problemi.

Intervista swissinfo, Jonas Hughes
Traduzione, Anna Passera

Il primo incontro al vertice fra Reagan e Gorbaciov si tenne a Ginevra il 19 novembre del 1985.
L’incontro si prefiggeva di allentare le tensioni fra gli USA e l’ex-Unione Sovietica (URSS).
La Guerra fredda finì nel 1991, con la dissoluzione dell’URSS.

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