Con la sua organizzazione umanitaria “Ash-Sham Care”, l’ex giornalista svizzero Oscar Assadullah Mukhtar Bergamin si impegna per aiutare i profughi siriani ammassati in diversi campi nel Nord della Siria e nei paesi vicini. Durante i suoi viaggi nella regione ha raccolto impressionanti immagini della precaria vita quotidiana di migliaia di persone in questi campi.
Soprattutto in questi ultimi mesi d’inverno, non è solo la violenza ad uccidere in Siria, ma anche il freddo, la fame e le malattie mietono numerose vittime tra la popolazione. In mancanza di farina, la gente ha cominciato a fare del pane con le lenticchie. Finite anche queste scorte, molti si sono messi a mangiare gatti, cani e asini.
Tra coloro che assistono i profughi fuggiti al Nord della Siria, in Turchia e in Libano, vi è Oscar Assadullah Mukhtar Bergamin. Nato nel 1964 in Olanda, l’ex giornalista svizzero ha lavorato tra l’altro quale ufficiale dell’esercito elvetico in Kosovo e consulente civile per le operazioni di sostegno psicologico delle truppe della NATO in Afghanistan.
Affascinato dalla storia, dall’arte e dalla cultura dei paesi islamici. ha viaggiato dagli anni ‘90 in Egitto, Giordania, Siria, Libano, Iraq e Turchia. Nel 2005 si è convertito alla religione musulmana e ha iniziato a studiare il diritto islamico. Nel 2009 ha aderito al Consiglio centale islamico svizzero, diretto dal controverso Nicolas Blancho. Ha lasciato questo gruppo due anni dopo in seguito a divergenze.
Nel 2010 ha fondato l’organizzazione non governativa “Ash-Sham Care”, con la quale ha realizzato diversi progetti di aiuto umanitario in Libano, Siria e Turchia.
Dall’inizio della guerra in Siria, si occupa in particolare di assistere gli esuli siriani, fornendo derrate alimentari e coperte in diversi campi profughi, nei quali ha scattato queste immagini. swissinfo.ch ha raccolto nel dicembre scorso per telefono la sua testimonianza. (Foto “Ash-Sham Care”, citazioni di Oscar Bergamin, produzione Islah Bakhat e Christoph Balsiger, swissinfo.ch)
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