La diplomazia svizzera in Africa australe
La ministra degli esteri svizzera Micheline Calmy-Rey è in Sudafrica per una visita nella regione che la porterà anche in Mozambico.
Un viaggio ricco di contrasti, da un paese leader regionale a uno degli stati più poveri in assoluto.
In Africa australe dal 19 al 23 febbraio, la responsabile del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha in agenda incontri con diversi alti rappresentanti di Sudafrica e Mozambico.
Durante la tappa sudafricana sono previsti colloqui sulle nuove forme di cooperazione congiunta tra i due Paesi, in particolare nel campo della promozione della pace e dell’aiuto allo sviluppo, della condizione femminile in Africa e in Svizzera. In programma anche l’inaugurazione della nuova ambasciata di Pretoria.
Eccellenti relazioni ufficiali tra la Svizzera Sudafrica
Dall’avvento della libertà in Sudafrica, nel 1994, la Svizzera sostiene in vari modi il processo di transizione verso la democrazia. Una parte dell’appoggio è fornita dalla DSC (Direzione dello sviluppo e della cooperazione) con programmi centrati sulla riforma agraria, sull’educazione di base e la democratizzazione e la società civile.
Questi programmi vengono realizzati esclusivamente in partenariato con organizzazioni sudafricane. Inoltre, il seco (Segretariato di stato dell’economia) e la divisione politica IV del DFAE intervengono con programmi di sviluppo di piccole e medie aziende e di promozione della pace.
L’ammontare totale dell’apporto fornito dalla Svizzera dal 1994 ad oggi si situa attorno ai 150 milioni di franchi.
A livello non ufficiale, non tutto però fila liscio come l’olio
In Svizzera alcuni parlamentari, certi media e una parte dell’opinione pubblica hanno sollevato diversi interrogativi sugli effetti politici, culturali e sociali che la politica svizzera ha esercitato sul Sudafrica durante gli anni della segregazione razziale.
Per questo il Consiglio federale, nel maggio del 2000, ha incaricato il Fondo nazionale della ricerca scientifica di approfondire i fatti storici, in particolare a partire dagli anni ‘80. Un rapporto su questo progetto nazionale di ricerca è atteso per l’autunno di quest’anno.
Da parte sudafricana, invece, lo scorso anno alcune vittime dell’apartheid hanno sporto negli Stati Uniti una denuncia collettiva contro banche e imprese accusate d’aver cooperato con il governo razzista sudafricano. Tra i gruppi in questione figurano anche società svizzere quali l’UBS e il Credito Svizzero. Il governo sudafricano però si è subito completamente dissociato da questa vicenda legale.
Novartis e i medicinali anti-Aids
Sempre durante gli scorsi anni, la multinazionale svizzera Novartis (assieme ad una quarantina d’altre d’industrie farmaceutiche locali e internazionali) è stata presa di mira in Sud Africa.
I colossi farmaceutici sono stati accusati da personalità politiche e da ONG di condurre una politica sui brevetti “disumana”, poiché rendevano i farmaci necessari al trattamento dell’Hiv/Aids economicamente inaccessibili alla stragrande maggioranza della popolazione. In Sud Africa quasi il 10% della popolazione è Hiv positivo.
Aiuti svizzeri per il Mozambico
Dal 21 al 23 febbraio la delegazione svizzera si recherà in Mozambico. A Maputo i colloqui prevedono la discussione dei rapporti bilaterali, i programmi di cooperazione svizzeri e la situazione del Paese del presidente Chissano.
Le relazioni formali tra queste nazioni risalgono al 19° secolo e sono tradizionalmente buone. Queste sono rafforzate dagli importanti impegni svizzeri nella cooperazione allo sviluppo in questo paese. Questi progetti toccano settori diversi: dallo sviluppo agricolo alla promozione della salute e della pace, allo sminamento.
Il budget annuo della Confederazione per l’aiuto allo sviluppo in questo Paese ammonta a circa 35 milioni di franchi. Il Mozambico rappresenta uno dei maggiori beneficiari dell’aiuto allo sviluppo svizzero.
swissinfo, Sonia Salmina, Città del Capo
Dal 19 al 23 febbraio Micheline Calmy-Rey visita Sudafrica e Mozambico.
Nel 2002, il volume d’affari con il Sudafrica ammontava a un miliardo di franchi.
La Svizzera è tra i principali donatori del Mozambico, con 35 milioni all’anno.
Il Sudafrica è il partner commerciale africano più importante della Svizzera.
In Sudafrica sono presenti più di 200 imprese svizzere e alcune di loro lo sono da oltre due secoli.
Parallelamente importanti aziende sudafricane hanno sede in Svizzera, per esempio Richemont e De Beers.
Quest’anno il Paese festeggia i primi 10 anni di democrazia e libertà.
L’apertura della nuova ambasciata svizzera segna l’avvio di una serie di progetti che verranno realizzati da Presenza Svizzera in collaborazione con l’ambasciata di Pretoria proprio nel contesto dei “10 anni del nuovo Sudafrica”.
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