Parlare di sport, sviluppo e pace
L'incaricato dell' ONU Adolf Ogi è il promotore di un convegno internazionale sullo sport e le sue potenzialità. Luogo d'incontro sarà la Svizzera.
Sono attese diverse centinaia di rappresentanti della politica e dello sport.
Lo sport al servizio dello sviluppo e della pace, questo il traguardo perseguito da Adolf Ogi, incaricato speciale delle Nazioni Unite. L’ex ministro dello sport e della difesa svizzero ha annunciato una conferenza internazionale che si occuperà del tema a febbraio.
Ai tavoli del Centro nazionale svizzero dello sport di Macolin, siederanno i rappresentanti della Nazioni Unite, dello sport, della scienza e dell’economia. “Il mondo dello sport”, ha sottolineato l’ex Consigliere federale, “rappresenta il movimento sociale più importante, ma purtroppo accanto all’economia, la politica, la religione è anche quello che ha meno voce in capitolo.”
Sensibilizzare il mondo alle virtù dello sport
Un primo traguardo della conferenza di Macolin sarà dunque sensibilizzare i partecipanti per le svariate potenzialità dello sport. Anzitutto occorrerà creare una rete di collaborazione tra le organizzazioni dell’ONU, i governi, il mondo economico, i club sportivi, le ONG e i fabbricanti di articoli sportivi.
Secondo i promotori dell’iniziativa, l’apporto dell’economia sarà essenziale, in quanto, combattendo la povertà si possono prevenire conflitti. Si pensi soprattutto anche al terrorismo, che si alimenta proprio della fame e delle ingiustizie sociali.
Sport come scuola di vita
“Lo sport insegna a vivere momenti forti dal punto di vista emotivo, quali il successo e la sconfitta; inoltre aiuta ad accettare e rispettare le regole e ad integrarsi in un gruppo, ad organizzare il proprio tempo libero”, ha precisato Ogi.
Ad illustrazione di quanto detto, Adolf Ogi ha menzionato gli esempi che ha avuto modo di seguire personalmente in Mozambico e in Uganda. Il primo, nel quadro di un progetto lanciato dall’Organizzazione mondiale del lavoro, che mira ad insegnare ai lavoratori come fabbricare articoli sportivi con lo scarso materiale a disposizione.
In Uganda, invece, l’incaricato speciale delle Nazioni Unite ha assistito all’introduzione della pallavolo e del calcio nei campi profughi ad opera dei collaboratori delle organizzazioni umanitarie. “Queste esperienze dimostrano che nell’ambito sportivo si raggiungono risultati straordinari pur con mezzi rudimentali”, ha detto Ogi.
Al termine dell’incontro previsto dal 16 al 18 febbraio si delinea la stesura di una “Dichiarazione di Macolin per lo sport e lo sviluppo” nonché di un elenco di raccomandazioni pratiche sull’uso dello sport in favore della pace.
Partecipazione annunciata
Già diversi paesi hanno annunciato la presenza dei propri delegati che assisteranno alle sedute plenarie e ai gruppi di lavoro. Fra i temi proposti, a Macolin si parlerà di “sport e sviluppo della personalità”, “sport e sviluppo socioeconomico”, come di “sport e promozione della pace”.
A tale proposito, Adolf Ogi ha ricordato il contributo eccezionale fornito dal mondo dello sport con l’ultimo Mondiale di calcio. “Lo sport ha costruito un ponte tra la Corea e il Giappone, un ponte che la politica per decenni non è riuscita a realizzare. Ora gli uomini politici sono ben lieti di potere utilizzare questa passerella tra la Penisola coreana e il Giappone.”
L’ex-consigliere federale Adolf Ogi era stato nominato due anni fa “incaricato speciale per lo sport al servizio dello sviluppo e della pace”. Il suo ruolo è quindi quello di trasmettere gli ideali delle Nazioni Unite al mondo dello sport e di integrare le associazioni sportive nelle attività di promozione e sviluppo.
swissinfo, Rolando Stocker
La Conferenza ha luogo a Macolin (Magglingen) CH, 16-18 feb. 2003.
Task force per lo sport all’interno dell’ONU: Adolf Ogi, Presidente.
130 progetti delle Nazioni Unite hanno già a che fare con lo sport.
Entro la fine di marzo la commissione presieduta da Ogi pubblicherà una sorta di “Bibbia” delle potenzialità dello sport nel sostenere lo sviluppo e promuovere la pace.
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