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PS e UDC a congresso a Basilea

I due maggiori partiti svizzeri - socialisti e UDC - sono riuniti sabato sulle due sponde del Reno. Keystone

L'Unione democratica di centro (destra nazionalista) propone un "contratto con il popolo" basato sul rifiuto dell'Unione europea, meno imposte ed espulsione degli stranieri che delinquono.

Dal canto loro, i socialisti convenuti sull’altra sponda del Reno presentano i loro metodi di gestione urbana in occasione del “vertice delle città”.

Basilea diventa, per un giorno, capitale politica della Svizzera. I due maggiori partiti del Paese – Unione democratica di centro (UDC, destra nazionalista) e Partito socialista – hanno infatti scelto la città renana quale luogo d’incontro a due mesi dalle elezioni federali.

I socialisti si riuniscono al teatro cittadino per il “vertice delle città”, nel quadro del quale illustreranno i loro metodi di gestione urbana. Trasporti pubblici, pedaggi urbani, affitti sostenibili e alloggi sociali figurano tra i temi al centro delle discussioni, in cui si vuole sottolineare l’impegno del partito in ambito urbano a favore di una Svizzera sociale.

Alla riunione parteciperanno rappresentanti del partito negli esecutivi cittadini nonché il consigliere federale Moritz Leuenberger. Al termine della giornata, è prevista l’adozione di una “carta delle città”.

Contratto con il popolo

Sull’altra sponda del Reno, i candidati dell’UDC alle Camere federali sigleranno un “contratto con il popolo”.

Firmando tale documento – simile nella forma al Patto federale del 1291 – i politici si impegnano a rifiutare l’adesione all’Unione europea, a lottare contro gli stranieri che infrangono la legge e in favore della diminuzione delle imposte.

Benessere per tutti

Il successo della Svizzera si deve anche alla solidarietà e alla ridistribuzione della ricchezza: è quanto ha sostenuto da parte sua il consigliere federale Samuel Schmid nel quadro del proprio intervento.

Egli ha sottolineato che durante il periodo elettorale è necessario assumere posizioni chiare, ma non dare prova di eccessivo manicheismo: bisogna dunque utilizzare le forze di ognuno per aiutare i più deboli e per garantire il benessere comune, coniugando libertà e solidarietà”.

“Il successo”, ha aggiunto il consigliere federale, “non deve
essere riservato a un piccolo numero di persone. Tutta la società deve approfittarne”.

“Il cielo o l’inferno”

Dal canto suo, il presidente del partito Ueli Maurer – inaugurando il congresso – ha violentemente attaccato la sinistra e invitato gli elettori ad operare “una vera scelta” in ottobre. A suo parere è necessario scegliere tra libertà o socialismo, tra sicurezza o criminalità, tra prosperità o impoverimento e tra Occidente o Islam.

Egli ha inoltre affermato che il declino della Svizzera è in parte dovuto alla perdita di valori e di punti di riferimento, sottolineando la necessità di una maggiore responsabilità individuale.

La giornata sarà inoltre caratterizzata dalla proiezione di un film elettorale intitolato “Il cielo o l’inferno – la Svizzera può decidere”.

swissinfo e agenzie

In occasione delle ultime elezioni federali, l’Unione democratica di centro ha ottenuto il 26,7% delle preferenze.
Il Partito socialista ha conquistato il 23,3% dei voti.
Stando alla “Borsa elettorale” di swissinfo in vista delle elezioni di ottobre, l’UDC raccoglierebbe circa il 25% dei suffragi.

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