L'Abkhazia, così come l'Ossezia del Sud, hanno proclamato la loro indipendenza dalla Georgia a più riprese dopo la caduta dell'Urss. Il loro statuto di Repubblica è riconosciuto unicamente da Russia, Nicaragua, Venezuela e qualche isola del Pacifico.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel 1993 il conflitto secessionista in Abkhazia si è concluso con una sconfitta militare della Georgia, una dichiarazione di indipendenza e un esodo massiccio – e una pulizia etnica – della popolazione georgiana. Malgrado l’accordo di pace siglato nel 1994 e anni di negoziati, la questione territoriale non è ancora stata risolta. Di fatto, il governo Saakashvili e la comunità internazionale considerano tuttora l’Abkhazia come una regione della Georgia.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
«Il Caucaso sfugge sempre più al controllo di Mosca»
Questo contenuto è stato pubblicato al
Al suo attivo ha 18 missioni in trent’anni, per conto delle Nazioni Unite, dell’Unione Europea e dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE). Questa diplomatica in pensione, che parla otto lingue, ricorda gli sforzi compiuti in Georgia per raggiungere un accordo di pace e quella paura intrinseca che sfiora chi lavora in…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Novembre 2003. Migliaia di persone scendono in piazza a Tbilisi per protestare contro presunti brogli elettorali e chiedere le dimissioni del presidente Eduard Shevardnadze. Ha inizio la rivoluzione delle rose e l’era Saakashvili, leader carismatico dell’opposizione e attuale capo di Stato. L’arrivo al potere di questo giovane avvocato segna una svolta importante nel processo di…
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.