La settimana in Svizzera
Care lettrici e cari lettori,
il Governo svizzero sta attraversando un periodo difficile. Nel corso della settimana che sta per concludersi, il Consiglio federale ha dovuto fare un'amara constatazione: la popolazione non lo segue in occasione delle votazioni. L'amarezza è condivisa anche da un altro pilastro della Svizzera: l'industria del cioccolato sta subendo attacchi sia all'estero che sul territorio nazionale.
Ma prima di continuare con la nostra selezione di notizie della settimana, un piccolo indovinello: quale potrebbe essere il legame tra le casseforti delle banche svizzere e le formiche? Troverete la risposta nella nostra storia insolita della settimana.
Buona lettura!
LE NOTIZIE DELLA SETTIMANA
Le giornate di votazioni federali iniziano a somigliarsi per il Consiglio federale e serbano spesso una disillusione. La votazione di domenica 24 novembre ha nuovamente evidenziato un divario tra le posizioni del Governo e la popolazione, che ha respinto alle urne tre dei quattro oggetti che le erano stati sottoposti.
Contrariamente al parere del Governo e della maggioranza del Parlamento, gli svizzeri e le svizzere hanno rifiutato i crediti destinati all’ampliamento di alcuni tratti autostradali. Questi progetti miravano a ridurre gli ingorghi in settori particolarmente congestionati della rete.
Il popolo ha anche respinto due modifiche al diritto di locazione. Una riguardava la prevenzione di subaffitti abusivi, mentre l’altra semplificava la procedura per rescindere in anticipo il contratto di locazione in caso di necessità specifiche delle persone proprietarie. La popolazione svizzera, composta in gran parte da persone in affitto, le ha bocciate entrambe, malgrado anche in questo caso fossero sostenute dal Consiglio federale e dalla maggioranza del Parlamento.
Le autorità e la maggioranza di destra sono riuscite a convincere l’elettorato solo sul progetto di finanziamento uniforme delle prestazioni sanitarie (EFAS). D’ora in poi, i trattamenti stazionari e ambulatoriali saranno finanziati allo stesso modo, con circa un quarto della fattura a carico dei Cantoni e il resto a carico delle assicurazioni sanitarie.
- Tutti i risultati delle votazioni del 24 novembre su swissinfo.ch.
“Le donne non sono al sicuro in Svizzera”: è la conclusione della ministra dell’interno Elisabeth Baume-Schneider, che lunedì ha presentato un bilancio della lotta contro la violenza di genere in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Per migliorare la situazione, entro la fine del 2025 sarà lanciata una campagna nazionale di prevenzione. Questa prevede in particolare l’istituzione di una hotline centralizzata e la promozione di comportamenti non violenti nei programmi scolastici.
Ogni mese in Svizzera, almeno una donna viene uccisa a causa di violenza di genere. Un altro esempio che illustra il problema: a Zurigo, la polizia interviene 20 volte al giorno per casi di violenza domestica, ha sottolineato Elisabeth Baume-Schneider.
Sempre nell’ambito delle questioni di genere, un’analisi dei dati salariali pubblicati martedì dall’Ufficio federale di statistica (UST) mostra che il divario tra uomini e donne continua a ridursi. Ma la disparità permane: nel 2022, le donne hanno guadagnato in media il 16,2% in meno rispetto agli uomini.
- Il puntoCollegamento esterno sulla campagna contro la violenza di genere sul sito di RTS Info.
- La Svizzera fa abbastanza per lottare contro la violenza nei confronti delle donne? Esprimete la vostra opinione sulla piattaforma Dialogo della SSR.
- I risultatiCollegamento esterno dell’analisi dell’UST sul sito del Blick.
L’industria del cioccolato è accusata di tutti i mali. Già biasimata per il lavoro minorile e la deforestazione, ora è accusata di avvelenare la propria clientela.
La controversia tocca Lindt & Sprüngli negli Stati Uniti. La società svizzera che produce cioccolato deve affrontare un’azione legale collettiva per non aver menzionato la presenza di metalli pesanti (piombo e cadmio) nelle sue tavolette di cioccolato fondente. Il problema è stato rivelato dall’associazione americana dei consumatori e delle consumatrici “Consumer Reports”.
Il cadmio è principalmente tossico per i reni e le ossa, mentre il piombo è dannoso per il sistema neurologico. I metalli pesanti si trovano nel cioccolato per via naturale, soprattutto se il cacao è coltivato su terreni vulcanici. Il cioccolato fondente ha maggiori probabilità di contenere questi metalli, poiché il cacao è meno diluito con latte e zucchero.
Ma non c’è motivo di preoccuparsi eccessivamente. Le norme stabilite in California sono molto più severe di quelle applicate in Europa e in Svizzera. Secondo le soglie fissate dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare, una persona adulta potrebbe consumare fino a una tavoletta di cioccolato al giorno per il cadmio e fino a due per il piombo, senza rischi significativi.
- La denuncia contro Lindt & Sprüngli negli USA riportata Collegamento esternosul sito di RTS Info.
- Dagli archivi di swissinfo.ch, un approfondimento sul tema.
Nonostante le critiche, il cioccolato continua a riscuotere successo e ad attirare folle. A Broc, nel cantone di Friburgo, la Maison Cailler è stata l’anno scorso l’attrazione turistica più frequentata della Svizzera romanda e la sesta attrazione più visitata di tutta la Svizzera. Ma i suoi progetti di espansione si scontrano con delle opposizioni.
La Maison Cailler riscuote un grande successo. Le presenze aumentano di anno in anno e nel 2023 il sito ha attirato 437’000 persone, un record. Questi numeri potrebbero aumentare ulteriormente con la creazione di un parco a tema sul cioccolato, che potrebbe attirare oltre un milione di persone all’anno.
Questi progetti di ampliamento preoccupano molto le sezioni locali delle organizzazioni ambientaliste WWF e Pro Natura. Queste ONG sono particolarmente preoccupate per l’aumento del traffico motorizzato. Attualmente, il 40% dei turisti e delle turiste raggiunge il sito con veicoli privati a motore, il 30% in pullman e il 30% in treno.
Secondo il quotidiano friburghese La Liberté, le due organizzazioni ambientaliste mettono anche in discussione la legittimità di alcune nuove attrazioni, in particolare la costruzione di una serra per il cacao su terreni agricoli. Inoltre, temono che questa installazione richieda “un consumo energetico sproporzionato rispetto ai benefici”.
- L’articoloCollegamento esterno del quotidiano friburghese La Liberté (paywall)
- La storia Collegamento esternodel cioccolato svizzero su RSI Info.
La spinosa questione dei negoziati per nuovi accordi bilaterali tra la Svizzera e l’Unione europea potrebbe essere in dirittura d’arrivo. Mercoledì sera, il ministro degli esteri svizzero Ignazio Cassis ha incontrato il vicepresidente della Commissione europea Maros Sefcovic nei pressi di Berna.
L’incontro tra Cassis e Sefcovic non costituiva un ciclo di negoziazioni. Si trattava piuttosto di fare il punto della situazione politica delle trattative in corso. Al termine della riunione, le due parti si sono poste l’obiettivo di concludere i negoziati “idealmente” prima della fine di quest’anno. “Finora va tutto bene. Tuttavia, ci sono ancora cose di cui discutere “, ha spiegato Ignazio Cassis.
I punti di attrito rimangono sempre gli stessi: la richiesta svizzera di limitare l’immigrazione europea in caso di afflusso massiccio di manodopera e l’importo del contributo svizzero al fondo di coesione europeo.
Ricordiamo che, anche se Berna riuscisse finalmente a trovare un terreno d’intesa con Bruxelles, ciò non significa ancora la chiusura del dossier. Restano ancora da convincere il Parlamento e il popolo. L’opposizione proviene sia da una parte della sinistra, che vuole combattere il dumping salariale, sia dalla destra conservatrice, che teme per la sovranità della Svizzera. Si prevede un referendum popolare non prima dell’autunno 2026.
- Un articolo di Watson che spiegaCollegamento esterno le ragioni per cui il Consiglio federale vuole concludere rapidamente un accordo con l’UE.
LA SVIZZERA INSOLITA
Altri sviluppi
La danza macabra del Formicone … e altre banconote svizzere
Le banconote svizzere hanno diverse caratteristiche che le rendono uniche. Oltre al fatto che il loro valore nominale è particolarmente elevato rispetto alla media internazionale, alcuni esemplari hanno lasciato il segno con la loro grafica originale. Un esempio è la famosa formica che adornava una vecchia banconota da 1’000 franchi.
La sfida è alta per i grafici che devono sviluppare la nuova serie sul tema ‘La Svizzera in rilievo’.
LA FOTO DELLA SETTIMANA
In Svizzera, come in molti altri paesi, l’evento che ha catturato l’attenzione di gran parte della popolazione è stato senza dubbio il “Black Friday”. Questa usanza, originaria degli Stati Uniti, è ormai una tradizione consolidata in Svizzera.
Le prime offerte del Black Friday sono state lanciate in Svizzera nel 2007, segnando un’importante pietra miliare nella storia del commercio al dettaglio. Otto anni dopo, Manor è diventato il primo grande rivenditore a partecipare all’operazione, realizzando vendite tre volte superiori a un normale venerdì. Oggi, più di 200 marchi e catene partecipano all’evento in Svizzera.
LA SETTIMANA PROSSIMA
La prossima settimana sarà dedicata alle sessioni parlamentari. La sessione invernale inizia non solo a Palazzo federale, ma anche in diversi parlamenti cantonali. A livello nazionale, un argomento di particolare interesse per gli svizzeri e le svizzere all’estero è il dibattito sulla legge sull’identità elettronica. Inoltre, il lupo e soprattutto il budget dovrebbero tenere occupati i membri del Parlamento durante questa prima settimana di sessione.
E se viaggiate sulle autostrade svizzere, sappiate che il nuovo contrassegno sarà valido a partire dal 1° dicembre. Ma non c’è bisogno di affrettarsi: il vecchio bollo rimane in corso fino alla fine di gennaio.
Traduzione di Daniele Mariani
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