Partecipare alla democrazia, sfida per la Quinta Svizzera
L’Organizzazione degli svizzeri all’estero si riunisce per il suo centesimo congresso e torna a riflettere sulla diaspora elvetica in crescita.
Il Congresso dell’Organizzazione degli svizzeri all’estero (OSE) è giunto alla sua centesima edizione, che si tiene a Lucerna. Dal 1918 praticamente ogni anno, salvo sei edizioni annullate durante la Seconda guerra mondiale e la pandemia di Covid, si è ripetuto questo incontro al contempo sociale e politico, che offre alla diaspora la possibilità di condividere esperienze e stabilire nuovi contatti.
È anche l’occasione di far conoscere gli interessi delle persone espatriate alla Svizzera “ufficiale”, in particolare attraverso il Consiglio degli svizzeri all’estero, una sorta di Parlamento che tradizionalmente tiene una delle sue due riunioni annuali durante il congresso.
Il video di SWI swissinfo.ch sulla storia del Congresso dell’OSE
Il voto elettronico per una migliore integrazione politica
Dal 1977, gli svizzeri e le svizzere all’estero hanno il diritto di voto. Nel 1992, il voto per corrispondenza ha completato, almeno sulla carta, la reintegrazione di questa popolazione “emigrante” nel corpo politico nazionale.
Ma più recentemente, è stata messa sul tavolo la questione del voto elettronico, mentre il voto per corrispondenza a volte rimane complicato a causa dei ritardi postali.
Per le elezioni federali del 2023, tre cantoni hanno messo a disposizione dei loro cittadini questo metodo di voto elettronico: Basilea Città, San Gallo e Turgovia. Dei test accolti con favore dalla Quinta Svizzera, che è tornata a chiedere una generalizzazione del sistema.
La reazione degli svizzeri e delle svizzere all’estero nella corrispondenza di Anna Maria Nunzi:
Approfondire le relazioni tra diaspora e democrazia
La strada intrapresa dai tre cantoni mira ad approfondire le relazioni politiche tra la diaspora e la democrazia svizzera, aumentando la potenziale influenza politica di chi risiede all’estero.
Perché oltre al voto elettronico, la comunità vuole che le autorità svizzere facciano maggiori sforzi per promuovere la partecipazione, come sottolineava già nel 2023 un approfondimento di SWI swissinfo.ch.
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“Il voto elettronico non è sufficiente”
E voi cosa ne pensate? Partecipate alla discussione:
Un elettorato non trascurabile…
La popolazione degli svizzeri e delle svizzere all’estero è in crescita. Alla fine del 2023, 813’400 persone di nazionalità elvetica vivevano fuori dai confini nazionali, ovvero l’1,7% in più rispetto all’anno precedente, spiega dettagliatamente un articolo di SWI swissinfo.ch.
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La Quinta Svizzera è sempre più grande
La diaspora rappresenta quindi circa l’11% della popolazione svizzera. Quasi due terzi di chi ha lasciato la Svizzera risiede in Europa: Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Spagna.
… e una popolazione da proteggere
Se gli svizzeri all’estero rappresentano centinaia di migliaia di cittadini, rappresentano anche dei bisogni molto specifici, come i circa 6’000 pensionati rossocrociati che sono espatriati in Thailandia.
Il servizio della RTS sulle nuove tasse per i pensionati in Thailandia
Senza la partecipazione al sistema svizzero, la diaspora ha meno sostegno politico da Berna. Da qui anche il desiderio, sostenuto in particolare dall’Organizzazione degli svizzeri all’estero, di legare il destino degli espatriati alla Confederazione.
E per voi, cosa significa essere svizzeri? Rispondete alle domande e confrontatevi con il resto della Svizzera
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Traduzione dal francese di Simone Fassora
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