Al Palexpo invenzioni da tutto il mondo
Fino al 5 maggio Ginevra ospita il 30° Salone internazionale delle invenzioni e dei nuovi prodotti: dagli oggetti d'uso comune, alle soluzioni globali.
Dall’ultima versione di padella antiaderente, a sofisticate apparecchiature industriali, mediche e tecnologiche; dai giochi per bambini, ai prodotti alimentari e quelli per la palestra, dai progetti di impianti elettrici, alle creme e al bricolage. Un migliaio di invenzioni inedite, sviluppate soprattutto da ditte private, organismi statali ma anche da tanti inventori e ricercatori indipendenti.
Con invenzioni provenienti da una quarantina di paesi, è il salone internazionale più importante del mondo nel settore. L’atmosfera resta quella di una grande fiera, con stand piuttosto tradizionali e non particolarmente ricercati. Lo spazio espositivo e soprattutto le infrastrutture e i contatti che si riescono a fare a Ginevra, sono però di prima classe e spingono di anno in anno istituti di ricerca e privati a pagare un prezzo non indifferente per esporre al Palexpo.
L’acqua spremuta dall’aria
“Rappresento un gruppo che ha più soldi da spendere, che buone idee su cui investire”. Mi fermo ovviamente incuriosita per captare il resto della conversazione. Davanti ad un plastico con tanto di mulino a vento e pompa sottomarina, un distinto uomo d’affari di Monaco ascolta la descrizione che gli fa un giovane ingegnere svizzero-tedesco del suo progetto.
Si tratta di un impianto per ottenere acqua dolce per condensazione. Al contrario degli impianti di desalazione tradizionali il suo sistema impiega solo un minimo di combustibile, sfruttando invece a fondo l’energia solare, il vento e la temperatura dell’acqua di mare in profondità.
Visibilmente emozionato per il suo primo incontro con un potenziale investitore, Felix Wirz, mi spiega che ha sviluppato la sua idea nel tempo libero. “Ora mi sono licenziato per dedicarmi completamente alla realizzazione”. Concludere un affare durante il salone rappresenterebbe per il giovane ingegnere una vera svolta.
In bicicletta sulla neve con la pizza calda e croccante
Se c’è chi cerca di sfruttare l’evaporazione, c’è chi invece la condensa e il vapore li vuole eliminare, perché fanno afflosciare la pizza. Sono gli inventori di “Sguscio: il nuovo contenitore termico “usa e getta” per gustare la tua pizza a casa calda e fragrante come in pizzeria”. Così promette il prospetto. “Noi cerchiamo produttori all’estero per il nostro contenitore, in Italia non riusciamo più a tenere il passo con la domanda” mi spiegano allo stand “Lei non conosce nessuno per caso?”
Più facile inventare che commercializzare
Non basta avere un’idea originale per arrivare a commercializzare un prodotto: lo intuiscono anche gli inventori della penna della fortuna, che dà i numeri del super enalotto e di altre lotterie italiane; si basa sul sistema usato dalla maggior parte della gente: il caso. Fortuna, in questo caso sembra che ne abbiano bisogno proprio loro, gli inventori, per riuscire a commercializzare questo calcolatore delle probabilità che è in realtà un oggetto più scaramantico che scientifico.
Un signore bresciano mi spiega che la sua bicicletta da neve, due sci a lato della ruota posteriore e uno sci al posto di quella anteriore, l’aveva ideata anni fa, dopo una grossa nevicata. “Ora non nevica più così da noi, ma gli sport invernali sono ancora praticati, e questo è lo sport del terzo millennio nel rispetto della natura”. E chissà che in futuro, accanto alle piste da fondo non vedremo anche percorsi per la snowbike, rigorosamente innevate artificialmente.
Un tir che si trasforma in: cinema all’aperto, arrivo e podio per manifestazioni sportive, passerella e spazio per concerti e spettacoli di piazza. Difficile calcolare il costo di Metamorphosis, mi dice il responsabile del progetto. “Il tir è il nostro investimento, la struttura polivalente non è ancora stata costruita e ha un prezzo enorme, ma abbiamo già delle multinazionali che si sono fatte avanti”.
Il portafoglio antiscippo
È la trovata dell’inventore più giovane del salone: Nylupa, un quindicenne dello Sri Lanka, che ha piazzato un dispositivo elettronico all’interno di un portafoglio collegato ad un sensore. Se qualcuno allontana il portafoglio dal sensore, il portafoglio emette un segnale d’allarme. Lo vedremo mai nei negozi?
Già in vendita invece, a Taiwan, ma forse presto anche da noi, un prodotto che è già stato premiato in altri saloni dell’invenzione. È il guanto per la diagnosi precoce del tumore al seno.
Evidente che alcuni paesi emergenti, è il caso ad esempio della Romania, ricevono più finanziamenti di altri per partecipare al Salone. “La Slovenia quest’anno non è presente al Salone perché il governo non ha stanziato i sussidi necessari” ci spiega l’assistente alla direzione Anne Loertscher.
Se la maggior parte delle invenzioni sono progetti molto tecnici, soprattutto nel campo dell’elettronica e della ricerca medica, i non addetti ai lavori troveranno la visita divertente proprio perché in mezzo agli esperti si trovano anche dei piccoli Archimede pitagorici come il giovane Nylupa, che da grande, indovinate un po’, vuole fare l’ingegnere.
Raffaella Rossello
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