La Swiss House di Cambridge, una prima mondiale
Il "parto" è durato due anni e martedì 10 ottobre è stata finalmente inaugurata a Cambridge, nel Massachusetts, alla periferia di Boston negli Stati Uniti, la Swiss House, un consolato scientifico che costituisce una primizia assoluta a livello mondiale.
Il progetto, ideato da Xavier Comtesse, ex incaricato per gli affari scientifici dell’ambasciata elvetica di Washington e ora console scientifico per l’est degli Stati Uniti, si prefigge di costituire un polo fisico e virtuale di interscambio tra ricercatori, scienziati, professori, imprenditori, studenti.
Il polo fisico è costituito dal piccolo stabile che sorge al numero 420 di Broadway Street, a metà strada tra il Massachusetts Institute of Technology e l’università di Harvard . “Un luogo ideale, dichiara a swissinfo Xavier Comtesse- in una regione nella quale si concentrano 126 università, nelle quali sono iscritti 350 mila studenti”. Ma aggiunge il console elvetico “la casa fisica la consideriamo una sorta di terminale Web”.
La Swiss House è infatti anche un consolato digitale. Nella Swiss House fisica ci possono essere 20 persone mentre contemporaneamente grazie ad internet ed alle webcam riunioni, dibattiti, discussioni possono vedere la partecipazione di 20.000 persone.
Ideata dagli architetti Jeffrey Wang e Muriel Waldvogel, la Swiss House si presenta effettivamente con un formato futuristico: gli spazi, il mobilio, le strutture sono pensati in funzione della comunicazione in rete. “Il consolato fisico lo consideriamo come l’interfaccia di quello virtuale” sostengono i due architetti.
L’obiettivo di Comtesse e del Segretario di Stato per la Scienza e la tecnologia Charles Kleber, che ha caldeggiato la realizzazione del progetto, è quello di mettere in contatto i principali attori nei settori più avanzati. Uno studente svizzero potrà così utilizzare la Swiss House per contattare centri di ricerca o aziende americane; studiosi o businessmen americani potranno trovare al numero 420 di Broadway Street (o attraversoil sito internet www.creativeswitzerland.com) le informazioni necessarie per operare con la controparte elvetica.
Non è certamente casuale se l’acronimo che dà il nome ufficiale alla Swiss House, SHARE ( Swiss Housefor Advanced Research and Education) significhi condividere, avere in comune.
Il primo consolato digitale al mondo rappresenta un novità anche sul fronte dei finanziamenti: la diplomazia della scienza della cultura e della ricerca è alimentata da un sistema nel quale si incontrano pubblico e privato: “Il settore privato, gli sponsor, afferma ancora Comtesse- ci hanno fornito i soldi per ristrutturare e innovare lo stabile, il governo elvetico invece provvede a garantire salari e spese generali digestione”. Tra gli sponsor troviamo alcune delle più rinomate aziende elvetiche, come Novartis, Nestlé, Swatch, Lombard Ordier.
A celebrare la nascita di SHARE erano tra l’altro presenti, il governatore del Massachusetts Paul Cellucci, l’ambasciatore elvetico negli Stati Uniti Alfred De Fago, il segretario di Stato svizzero per gli affari esteri Franz von Daeniken, nonché numerosi rappresentanti del mondo economico elvetico e statunitense.
La cerimonia d’inaugurazione non è stata, comunque, solo l’occasione per brindare a champagne: gli ospiti hanno dibattuto nel quadro di una discussione sul tema “Nuova economia e Nuova diplomazia”
Roberto Antonini, Boston
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