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Meno richiedenti l’asilo in Svizzera

Richiedenti l'asilo in un centro d'accoglienza dell'UFR a Basilea Keystone

Il numero di richieste d’asilo in Svizzera è diminuito di circa il 20% nel 2003. 20'806 persone hanno inoltrato domanda d’asilo, 5319 in meno del 2002.

Sarebbero però aumentate le richieste immotivate o con motivazione insufficiente.

In 7’818 casi, contro 6’445 nel 2002, non c’è stata neppure entrata in materia, ha detto il portavoce dell’Ufficio federale dei rifugiati (UFR) Dominique Boillat, confermando informazioni della «Berner Zeitung».

Questo aumento delle decisioni di non entrata in materia è dovuto a diverse ragioni, secondo Boillat. Da un canto, sempre più postulanti non forniscono alcun motivo alla loro richiesta, dall’altro sono cresciute le candidature di persone provenienti da «paesi sicuri», come i paesi dell’Est che aderiranno prossimamente all’Unione europea. Terza ragione: le decisioni sui «casi palesi» si sono fatte più rapide nell’ultimo anno.

Più russi e georgiani

In aumento in particolare le richieste dall’Est. Georgia e Russia non erano mai state finora fra i dieci principali paesi di provenienza dei candidati all’asilo. Ora risultano invece al quinto e al nono posto.

Una tendenza che potrebbe proseguire. In quasi tutti i paesi europei i cittadini dei paesi che facevano parte dell’Unione sovietica sono ai primi posti nelle statistiche sull’asilo.

Con i richiedenti di entrambe le nazionalità ci sono stati problemi, ha detto Boillat. All’UFR sono stati denunciati diversi casi di giovani georgiani e russi dal comportamento aggressivo. Non esiste tuttavia una statistica che quantifichi questi casi, ha aggiunto.

Serbi e turchi ancora ai primi posti

La maggior parte dei richiedenti l’asilo continua tuttavia a provenire dalla Serbia-Montenegro e dalla Turchia. Sono invece scesi in classifica Iraq e Algeria, che occupavano il terzo e il quarto posto. In diminuzione anche le persone provenienti da paesi dell’Africa nera come Congo e Nigeria.

Per il 2004, Boillat prevede cifre simili al 2003. Nuovi conflitti o l’esito dei negoziati bilaterali con l’Unione europea potrebbero avere tuttavia un notevole influsso sul numero di richieste.

Misure di risparmio

Nonostante la diminuzione delle richieste nel 2003, i tagli di bilancio nel settore dell’asilo proseguono. Dal 1° aprile le persone la cui domanda d’asilo è stata respinta senza entrare in materia saranno esclusi dall’assistenza sociale.

Le conseguenze della misura – che colpirà più di 7000 persone – saranno monitorate, in modo da impedire un trasferimento dei costi dalla Confederazione ai cantoni.

In discussione c’è anche la possibilità di estendere i tagli alle persone la cui domanda è stata respinta dopo essere stata analizzata. Una proposta sostenuta dal nuovo ministro di giustizia e polizia, Christoph Blocher. L’UFR è però piuttosto scettico.

Aiuto ai rifugiati e Croce Rossa preoccupate

Le organizzazioni di sostegno ai rifugiati sono molto preoccupate per i tagli. L’Ufficio svizzero di aiuto ai rifugiati (USAR) chiede misure d’accompagnamento e respinge l’estensione ai rifugiati la cui domanda è stata respinta.

Tra i richiedenti l’asilo che saranno respinti, un numero indeterminato rimarrà in Svizzera senza permesso di soggiorno valido e entrerà nella clandestinità, ha spiegato mercoledì dal canto suo la Croce rossa svizzera.

Una tale esistenza comporta numerosi rischi, ha aggiunto l’organizzazione, e per i cantoni e comuni che devono assisterli «questa evoluzione rappresenta una nuova sfida umanitaria tanto più che non esiste alcuna norma né direttiva per indirizzarli nell’applicazione di questo diritto scritto nella Costituzione».

Il dipartimento migrazione della CRS ha elaborato le modalità pratiche di questo aiuto nell’ambito dell’alloggio, dell’alimentazione, del vestiario, dell’igiene, dell’assistenza e delle cure mediche. Secondo la CRS, tali proposte mirano a fornire i primi riferimenti alle autorità cantonali e comunali.

La CRS precisa di operare inoltre una netta distinzione tra l’aiuto immediato e quello di emergenza di prima necessità. Se il primo consiste essenzialmente nel fornire cure mediche a persone che si trovano in situazioni di bisogno, il secondo è invece concepito come assistenza a medio e lungo termine.

swissinfo e agenzie

2003: 20’806 domande d’asilo
2002: 26’125 domande d’asilo
2003: 7818 decisioni di non entrata in materia
2002: 6445 decisioni di non entrata in materia

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