Primavera, ritorno alla vita
L’inizio della bella stagione significa più tempo libero all’aperto ed accresciute possibilità di socializzazione.
La primavera ha anche delle ripercussioni positive su diversi settori economici, come ad esempio ristorazione, turismo, fiorai e giardinieri.
“La primavera fa rinascere la voglia di vivere”. Vitta Lappert, 86 anni, ammira estasiata l’esplosione multicolore di primule, viole, crocus all’esposizione nazionale svizzera del giardinaggio che si è svolta a Zurigo nelle giornate a cavallo dell’equinozio di primavera.
Assieme all’amica Erika Barth (85 anni, una figlia e cinque nipoti che abitano in Quebec), aspettava con impazienza le belle giornate per godere l’angolo di verde personale: un grande balcone con vista sul Bellevuequai, rigoglioso di fiori multicolori che cambiano col variare delle stagioni.
Il sole della vita
Andreas Schildt, 28 anni, di Grenchen, idraulico di professione, ha chiesto un giorno di congedo infrasettimanale per approffittare dei primi caldi raggi di questo 2004 e visitare l’amico d’infanzia Giuseppe Gravino, 30 anni, call center agent a Zurigo.
“La primavera per gli uomini è come il sole per i fiori, li fa germogliare”, assicura cullato dal sole, mentre si gusta un bratwurst con insalata al tavolino di uno snack bar sul lungolago di Zurigo.
“Dove abito ho un grande giardino con una palma altissima. Di piante ne ho anche in casa: portano vita”, aggiunge.
Il momento magico di giardinieri e fiorai
In Svizzera le vendite di fiori, piante ed arbusti conoscono il loro picco più importante tra marzo e giugno. Una manna soprattutto per le grandi catene di distribuzione, che con i loro garden-center hanno raggiunto nel 2002 una quota di mercato del 57 %.
Statistiche sulla spesa degli svizzeri per piante e fiori non sono disponibili. La cifra d’affari del settore oscilla in ogni caso attorno al miliardo di franchi, secondo i dati diffusi da Heinrich Wyler, segretario dell’Associazione svizzera dei maestri giardinieri.
Un mercato “verde” in crescita. Nel 2002 le vendite sono aumentate del 4,75 rispetto al 2001. “Assistiamo ad una tendenza accentuata di dedicare sempre più tempo libero per coltivare piante e fiori in giardino o sul terrazzo di casa”, spiega Heinrich Wyler.
Che gli affari per i giardinieri e fiorai vadano bene, lo conferma a swissinfo anche Marianne Marti, di Kehrsatz, nel Canton Berna. Assieme al marito Hans gestisce un banco al mercato che si tiene in una delle più visitate piazze della Svizzera, quella adiacente Palazzo Federale.
“A metà marzo abbiamo venduto moltissimi fiori, soprattutto viole. Adesso, a primavera iniziata, le vendite si mantengono alte anche nelle giornate di brutto tempo”, rivela la signora Marti.
Il canto degli uccelli
Nella capitale della Svizzera la primavera è talmente sentita che anche i negozi sono addobbati coi colori ed i motivi della stagione. Alcuni addirittura hanno posto degli altoparlanti che diffondono il cinguettio degli uccelli vicino alle entrate.
Per Susi e Kurt la primavera significa coltivare il passatempo preferito: l’ascolto del canto degli uccelli. “Nel nostro appartamento vicino alla stazione centrale di Zurigo possiamo sentire gli uccelli che cantano solo tra le 3 e le 4 del mattino. È l’unico momento dell’intera giornata veramente privo di rumore di treni, tram o traffico”.
La lente dell’innocenza
Proprio i più piccoli sono affascinati dal ritorno della natura dopo il letargo invernale.
Matilde, di Winterthur, sei piccole dita in mostra a certificare l’età, sulla primavera ha già le idee ben chiare.
“È una fata che viene a togliere i freddi colori dell’inverno. Con sé porta l’arancione per riaccendere il sole, il verde per colorare i prati, il giallo per far brillare le stelle”, ci spiega, prima di correre coi compagni verso nuovi giochi.
Il lato nascosto della luna
Oltre che per i giardinieri ed i fiorai, anche per altri settori economici la primavera è sinonimo di lavoro.
Andreas Ackermann, 36 anni di Stoccarda, è uno di questi. Sommelier al Pavillon di Küsnacht, uno dei ristoranti più esclusivi del lago di Zurigo, per lui la bella stagione rappresenta anche l’inizio del mal di piedi.
”La primavera è il momento in cui raffiniamo la formazione dei collaboratori. Ci prepariamo all’estate che, per noi, vuol dire alta stagione e lavoro a pieno ritmo”, precisa con professionale cordialità il sommelier tedesco prima di accomiatarsi per poter intrattenere altri commensali.
swissinfo, Sergio Regazzoni
Sono sempre più gli svizzeri che si fanno contagiare dalla passione del “pollice verde”.
La grande esposizione nazionale “Giardina” si è chiusa a Zurigo con un nuovo primato di quasi 54.000 visitatori.
1 miliardo di franchi, la cifra d’affari del settore “verde” in Svizzera
4,7%, l’aumento delle vendite di fiori e piante registrato nel 2002
57%, la quota di mercato della grande distribuzione nella vendita di piante e fiori
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