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Satellite in orbita per una «meteo» più affidabile

MetOp-A mentre dispiega i pannelli solari (immagine generata col computer: ESA-AOES Medialab) ESA - AOES Medialab

MetOp-A, primo satellite meteorologico europeo a muoversi lungo un'orbita polare, dovrebbe essere lanciato dal Kazakistan martedì, dopo il rinvio di mercoledì

Nei prossimi anni ne seguiranno altri due. MetOp-A porta con sé strumenti moderni – alcuni dei quali concepiti in Svizzera – che renderanno più affidabili le previsioni del tempo.

Il satellite MetOp-A doveva essere lanciato lunedì alle 19.28 (18.28 ora svizzera) dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan. A causa di un problema al vettore di lancio, il momento tanto atteso è però stato posticipato di due giorni.

Ciò nonostante, l’auforia rimane alle stelle. «È un passo importante per il mondo della meteorologia», confida a swissinfo Arnaud Gisiger, responsabile del settore ricerca e sviluppo della Syderal, un’azienda svizzera specializzata nella concezione di componenti elettronici per i satelliti.

Realizzato congiuntamente dall’Agenzia spaziale europea (ESA) e dall’Organizzazione europea per lo sfruttamento dei satelliti meteorologici (EUMETSAT), MetOp-A promette di inviare verso la Terra informazioni di una precisione finora mai raggiunta.

Il satellite, infatti, stazionerà a soli 840 km di quota e si muoverà lungo un’orbita quasi polare, inclinata di 98,7 gradi, ciò significa che passerà nei pressi dei poli e sarà praticamente perpendicolare all’equatore. I satelliti geostazionari tradizionali si trovano a 36’000 km dalla Terra.

«Quando si fa della meteorologia standard da un’orbita geostazionaria, generalmente si prevedono solo i movimenti delle nuvole. Il margine d’errore è di un chilometro», spiega Arnaud Gisiger. «Con un’orbita bassa, questo margine si riduce a un metro».

Ma il vantaggio maggiore di un satellite che si trova ad una quota bassa, è che «permette di misurare anche le temperature, l’umidità, l’ozono, il grado d’inquinamento, il vento e altri parametri che è impossibile rilevare con un’orbita geostazionaria standard».

Fine di un monopolio

Finora l’unica fonte dei dati citati da Gisiger erano i satelliti in orbita polare della NOAA, l’agenzia statunitense di meteorologia e oceanografia. Molti paesi dipendono da decenni dalle informazioni della NOAA, che ha lanciato il primo satellite meteorologico nel 1960.

L’Europa fornirà gratuitamente i suoi dati agli Stati uniti. «Ricambiamo il favore», spiega Yves Buhler, responsabile di EPS (Eumetsat Polar System).

L’orbita di MetOp è stata calcolata in modo che il satellite ripassi sopra le stesse localtià alla stessa ora ogni giorno. Una volta in orbita, le condizioni meteo saranno monitorate nella prima parte del giorno dal satellite europeo MetOp e nella seconda dai satelliti POES della NOAA. «Un buongiorno dall’Europa, una buonanotte dagli USA», riassume in un comunicato l’Agenzia spaziale europea che ha soprannominato MetOp «il satellite del mattino».

Contributo svizzero

MetOp-A pesa oltre 4 tonnellate e con i pannelli solari dispiegati misura metri 17,6 x 6,7 x 5,4. Porta con sé diversi strumenti. Cinque sono identici a quelli già in uso a bordo dei satelliti in orbita polare della NOAA. L’utilizzo di strumenti ben rodati consente di fornire agli scienziati un set omogeneo di dati.

Tre degli strumenti partiti con MetOp-A hanno dei pezzi costruiti dalla Syderal. Si tratta di un diffusometro che permette di misurare la velocità e la direzione del vento, di una sonda in grado di misurare la temperatura con un margine d’errore di un grado Celsius su un chilometro e di una sonda a microonde per l’umidità, in grado di prevedere la pioggia.

Ma la partecipazione svizzera non si limita a questo, sottolinea Arnaud Gisiger. «C’è la struttura sulla quale sono sistemati gli strumenti, che è stata realizzata dalla Contraves Space di Zurigo». Ci sono poi i contributi della APCO Technology di Vevey e del Centro svizzero di elettronica e di microtecnologie di Neuchâtel. Quest’ultimo ha realizzato un interferometro atmosferico agli infrarossi (IASI).

swissinfo, Thomas Stephens
(traduzione e adattamento, Doris Lucini)

MetOp-A è il primo di tre satelliti MetOp. Pianificato inizialmente per lunedì 17 luglio, il lancio da Baikonur è stato posticipato a mercoledì a causa di un problema tecnico.
MetOp-A misura sei metri d’altezza è pesa 4,085 tonnellate.
Il cosmodromo di Baikonur (Kazakistan) è stato costruito nel 1955.
È la più vecchia e più grande base di lancio del mondo.
Il cosmodromo è stato affittato dalla Russia fino al 2050. Mosca versa al Kazakistan 150 milioni di franchi d’affitto l’anno.

La Svizzera è uno dei paesi fondatori dell’Agenzia spaziale europea (ESA). Collabora anche con altre agenzie spaziali.

L’industria spaziale svizzera è composta di 28 istituti di ricerca e 54 aziende. Ad eccezione di Contraves, hanno tutte meno di 200 impiegati.

La Svizzera è specializzata in struttura dei satelliti, equipaggiamenti da utilizzare al suolo, apparecchi ottici, telecomunicazioni, misura del tempo, robotica, ricerca biologica in microgravità e sorveglianza meteorologica.

La Confederazione è inoltre patria di Claude Nicollier. L’astrofisico, pilota e astronauta, è stato il primo non americano a cui la NASA ha assegnato il grado di specialista di missione.

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