Scorsese nei guai con il fisco americano
(Keystone-ATS) Il regista Martin Scorsese è nei guai col fisco americano che reclama il pagamento di quasi tre milioni di dollari di tasse arretrate.
La richiesta di pagamento da parte del fisco è stata consegnata al regista di ‘Mean Street’ il 14 febbraio scorso e comprende arretrati fiscali e interesse per le tasse non pagate.
Amici del regista puntano il dito contro il consigliere fiscale di Scorsese, il famigerato finanziere Kenneth Starr, finito nei guai per avere rubato denaro da alcuni clienti famosi.
Il regista ha tagliato i suoi rapporti con Starr l’anno scorso, pochi mesi prima che il finanziere venisse arrestato per avere creato uno ‘schema Ponzi’ da 33 milioni di dollari truffando numerosi dei suoi investitori. Starr è stato condannato la scorsa settimana a sette anni e mezzo di carcere per le sue truffe finanziarie.
L’anno scorso Starr aveva fatto causa a Scorsese chiedendo la somma di 600 mila dollari per aveva tenuto la contabilità del regista per un periodo di quattro anni, dal 2006 al 2010.
La somma chiesta da Starr corrisponde al 5 per cento dei guadagni del regista in tale periodo, cioè 12 milioni di dollari.
“Le finanze di Scorsese sono state amministrate male mentre erano sotto la gestione di Starr”, ha osservato un amico del regista.
Un portavoce del regista ha definito “un totale errore” la richiesta di pagamento da parte del fisco. “Scorsese ha stipulato a suo tempo un accordo per il pagamento di tasse arretrate ed ha sempre rispettato tale accordo”, ha sottolineato il portavoce del regista.
I guai di Scorsese col fisco risalgono infatti all’anno 2002 quando il regista aveva ricevuto una ingiunzione di pagamento per la somma di 1,9 milioni di dollari. Il regista italo-americano aveva a suo tempo rimborsato totalmente il fisco della somma dovuta.
Il nuovo problema con le tasse è emerso durante il periodo della gestione dei beni di Scorsese da parte del famigerato Starr. Il regista di Taxi Driver possiede a New York un appartamento del valore di 12 milioni di dollari che potrebbe essere usato come garanzia per placare le richieste del fisco.