Grandi progetti per la strada e la ferrovia
Il Consiglio federale ha presentato una serie di progetti, realizzabili nei prossimi 20 anni, per risolvere i problemi di capacità del traffico stradale e rafforzare l'offerta di trasporti pubblici. Il nuovo programma, posto in consultazione, prevede investimenti fino a 30 miliardi di franchi.
La Svizzera dispone oggi di una rete di trasporti efficiente, sottolinea il governo in un comunicato pubblicato venerdì. La mobilità stradale e ferroviaria è però destinata a crescere fortemente nei prossimi decenni e si prospettano quindi grandi problemi di capacità.
Per quanto riguarda il traffico ferroviario, ad esempio, entro il 2030 vi è da prevedere un aumento che potrebbe raggiungere il 30% nel settore dei passeggeri e il 78% in quello del trasporto di merci. Senza nuovi investimenti vi è da attendere una saturazione anche sul fronte del traffico stradale.
Per evitare delle strettoie e garantire un’offerta di trasporti adeguata ai bisogni della popolazione, la Svizzera è condannata ad investire, ha dichiarato venerdì il ministro dei trasporti Mortiz Leuenberger, nel corso di una conferenza stampa tenuta a Berna. Il consigliere federale ha presentato una lunga serie di progetti, che saranno posti in consultazione, destinati a potenziare l’infrastruttura stradale e ferroviaria.
Traffico stradale
Durante il prossimo ventennio, circa 5,5 miliardi di franchi dovrebbero venir investiti per eliminare i problemi di capacità più gravi sulle strade nazionali. La prima fase di intervento, per una spesa di 1,6 miliardi, prevede la costruzione di corsie supplementari per i tratti autostradali di Härkingen-Wiggertal nel canton Soletta e Blegi-Rütihof nel canton Zugo, come pure per la circonvallazione nord di Zurigo e l’area di Crissier, nel canton Vaud.
Nei prossimi 20 anni, 6 miliardi di franchi del fondo infrastrutturale dovrebbero essere inoltre impiegati per il miglioramento delle infrastrutture di traffico nelle città e negli agglomerati. Il parlamento ha già sbloccato 2,6 miliardi destinati a 23 progetti urgenti, pronti per la realizzazione.
Con altri 1,5 miliardi di franchi, il Consiglio federale intende sostenere complessivamente 26 programmi nel quadriennio 2011 – 2014. In primo piano figurano i centri urbani di Zurigo, Basilea, Ginevra, Berna e Losanna-Morges, dove si concentrano i maggiori problemi di traffico, ma anche gli agglomerati più piccoli potranno beneficiare di un contributo federale. Grazie al sostegno della Confederazione saranno realizzate misure che interessano tanto i trasporti pubblici quanto il traffico motorizzato privato e il traffico lento (ciclisti e pedoni).
Trasporti ferroviari
Il Consiglio federale ha inoltre fissato le linee direttrici per l’ulteriore potenziamento delle ferrovie, in particolare per il traffico a lunga distanza tra i grandi agglomerati, per il traffico regionale all’interno degli agglomerati e per il traffico merci.
Entro la fine del 2010, il Dipartimento dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni presenterà in proposito un progetto con due varianti, di cui una prevede investimenti per 21 miliardi di franchi e l’altra per 12 miliardi.
La principale differenza tra le due varianti consiste nel fatto che lo scenario meno costoso (12 miliardi) non permetterà alcun miglioramento sostanziale del traffico d’agglomerazione, avverte il governo.
Come chiesto dal parlamento, saranno esaminate tutte le opzioni e segnatamente il terzo binario tra Losanna e Ginevra, la galleria di Ligerz (canton Berna) e quella di base dello Zimmerberg (Zurigo), nonché le tratte di accesso alle Nuove trasversali ferroviarie alpine.
swissinfo e agenzie
Per finanziare i programmi di potenziamento della rete stradale, la Confederazione intende attingere ad un fondo speciale, alimentato dall’imposta sugli oli minerali, dal supplemento fiscale sugli oli minerali e dai proventi del contrassegno autostradale.
Il Fondo dei trasporti pubblici (FTP) garantisce invece la realizzazione dei grandi progetti ferroviari nord-sud (NFTA), di Ferrovia 2000, dei raccordi alla rete ad alta velocità e del risanamento acustico delle ferrovie.
Il fondo è alimentato dai ricavi della Tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni, dall’imposta sul valore aggiunto (1 per mille) e dal finanziamento speciale a favore del traffico stradale (entrate provenienti dall’imposta sugli oli minerali).
Da parte sua, il Fondo infrastrutturale servirà a finanziare i programmi di completamento della rete di strade nazionali (8,5 miliardi nei prossimi 20 anni) e di eliminazione dei problemi di capacità sulle strade nazionali (5,5 miliardi nei prossimi 20 anni).
Infine saranno sostenuti programmi volti a migliorare la qualità dell’infrastruttura stradale e ferroviaria nei grandi agglomerati (6 miliardi nei prossimi 20 anni) ed erogati contributi per il mantenimento della qualità delle strade principali nelle regioni periferiche e di montagna (0,8 miliardi).
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