Il futuro nel paese del tempo ritrovato
Mendrisio, capoluogo della regione che viene definita la Toscana della Svizzera (il Mendrisiotto), sfida le lancette dell'orologio. La lentezza diventa virtù. E diventa la prima "Cittaslow" a livello svizzero.
“Cittaslow” è un vero e proprio marchio che elogia la lentezza in città e che certifica la presenza di determinate caratteristiche legate principalmente alla qualità della vita e allo sviluppo sostenibile.
Iniziativa del movimento “Slow Food”, diventato per molti una filosofia di vita da praticare con arte, “Cittaslow” è pure un’associazione con una rete internazionale.
Ottenuto il certificato della chiocciola che sulla cima del guscio si porta a spasso un intero paese, Mendrisio ha ora il compito di aprire la strada a livello nazionale.
Lentezza non significa infatti inattività: quale prima “Cittaslow” elvetica, ha un anno di tempo per dimostrare di essere degna del suo marchio. Come? Deve trovare almeno altre due città, tra la Svizzera tedesca e la Romandia (il comune vallesano di Saillon, ha già inoltrato il suo dossier), interessate a far proprio lo stile di vita “slow”.
Una sfida accolta con sicurezza, in un comune abituato “alle prime”. Mendrisio, infatti, nel 1995 era già stato scelto dall’Ufficio federale dell’energia per condurre un progetto pilota di veicoli elettrici leggeri (VEL). Progetto che ha permesso alla località ticinese di acquisire utili competenze nello sviluppo di una mobilità sostenibile, soddisfacendo così un criterio della “Cittaslow”.
Un’idea diversa di crescita
A volte nella vita il caso o le occasioni, che inaspettati si presentano a noi, possono segnare un destino o schiudere nuove porte. E’,in fondo, quello che è successo a Mendrisio decidendo di aderire alla rete internazionale delle città del buon vivere. Il Municipio ha infatti ritenuto di poter armonizzare questa nuova sfida con quanto già intrapreso come ‘Città dell’energia’”, certificazione che implica una serie di impegni legati ai principi dello sviluppo sostenibile.
Impegni onerosi, in un comune martoriato dal traffico nella zona degli svincoli autostradali, con alti tassi di inquinamento (smog estivo e invernale) e con ferite aperte sul territorio a livello di pianificazione. Mendrisio cerca ora di riscattare i segni di uno sviluppo industriale frenetico, rallentando la propria corsa.
In quest’ottica il processo delle aggregazioni comunali è stato come un grande cantiere di idee, visioni, progetti e ripensamenti in grado di costituire le fondamenta di una nuova realtà. Riqualifica urbana, mobilità, accoglienza saranno i pilastri su cui intende reggersi il Nuovo Comune di Mendrisio che nel 2009 includerà, Capolago, Genestrerio, Rancate, Arzo e Tremona.
I doni del territorio
Uno dei principi di Slow Food è quello di privilegiare i prodotti locali, che è anche un modo per ristabilire il contattato autentico produttore-consumatore-territorio. Una “Cittaslow” non può dunque esimersi da questa missione e nel Mendrisiotto le opportunità non mancano davvero.
In Valle di Muggio, per esempio, c’è un Presidio ticinese di Slow Food, quello dello “zincarlin”, un formaggio “transfrontaliero” la cui tradizione è legata ai massicci di confine tra il lago di Como e il lago di Lugano, tra la Lombardia e il Canton Ticino. Nel 2004 l’intervento di Slow Food Svizzera ne aveva scongiurato la fine; il ruolo dei presidi è infatti quello di sostenere le piccole produzioni eccellenti che rischiano di scomparire.
I doni del territorio non passano però solo dal palato. Ecco perché Mendrisio – sede dell’Accademia di architettura dell’Università della Svizzera italiana – intende valorizzare il proprio patrimonio recuperando, quando è possibile, vecchie masserie, come quella di Vigino (a Castel San Pietro) creando proprio lì, o comunque altrove, un’enoteca regionale.
La tradizione vitivinicola del Mendrisiotto è peraltro conosciuta e apprezzata a livello svizzero, tanto che i vigneti adagiati su morbide ed estese colline hanno contribuito a vendere turisticamente questa regione del sud del Ticino come la Toscana della Svizzera (con le dovute proporzioni, ovviamente…).
Contro l’omologazione
Pietra miliare della filosofia “slow” è la lotta contro l’omologazione: dell’identità, del gusto, del territorio, delle idee. Secondo Pier Giorgio Oliveti, che per l’associazione di “Cittaslow” ha seguito la candidatura di Mendrisio, la Svizzera può davvero costituire un terreno fertile. Multiculturale di nascita, è insomma predestinata a valorizzare le proprie peculiarità.
L’ingresso nella rete della chiocciola offre potenzialmente a Mendrisio un’ulteriore visibilità internazionale, in parte già conquistata dall’Accademia di architettura frequentata in buona parte da studenti stranieri provenienti da tutto il mondo. La chiocciola potrebbe trovare nell’Accademia un’inedita alleata, portando nella sua rete internazionale una nuova idea di abitare il mondo.
swissinfo, Françoise Gehring, Mendrisio
Il movimento delle città slow è stato fondato da Slow Food nel 1999 con lo scopo di perseguire obiettivi comuni, coerenti con un codice di comportamento condiviso.
I Comuni che aderiscono a questa iniziativa sono:
• animati da individui “curiosi del tempo ritrovato”, dove l’uomo è ancora protagonista del lento, benefico succedersi delle stagioni;
• rispettosi della salute dei cittadini, della genuinità dei prodotti e della buona cucina;
• ricchi di affascinanti tradizioni artigiane, di preziose opere d’arte, di piazze, di teatri, di botteghe, di caffè, di ristoranti, luoghi dello spirito e paesaggi incontaminati;
• caratterizzati della spontaneità dei riti religiosi, dal rispetto delle tradizioni, dalla gioia di un lento e quieto vivere.
Se velocità non significa sempre efficienza e vantaggio competitivo, le “Cittaslow” offrono un modello per un nuovo concetto di vivere, produrre, consumare basato sulle “qualità lente”.
La filosofia slow ha già conquistato 104 città in 16 Paesi diversi, tra cui Belgio, Spagna, Norvegia, Gran Bretagna, Polonia. A seguire il ritmo della chiocciola sono centri con meno di 50 mila abitanti e con precisi requisiti.
Nel corso dell’ultima assemblea delle città slow (svoltasi il 28 giugno 2008) quattro nuove località sono state inserite nella rete: oltre a Mendrisio, Midden-Delfand (Olanda), Castiglione Olona (provincia di Varese), Preci (provincia di Perugia).
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.