Verdi mobilitati contro uno stadio di Euro 2008
La sezione di Zurigo del Partito dei Verdi ha lanciato una campagna per bloccare i lavori di costruzione del nuovo stadio di calcio.
L’azione potrebbe rimettere in forse la designazione dello stadio di Zurigo per i campionati europei di calcio del 2008.
Zurigo è una delle quattro città svizzere che, assieme ad altre quattro austriache, sono state scelte per ospitare le partite degli Euro 2008.
L’organizzazione, fra cinque anni, del più importante torneo di calcio del continente, spetta, infatti, alla fortunata cordata Austria-Svizzera.
E per mettere in scena quello che viene definito “lo spettacolo più bello del mondo” è necessaria la cornice idonea.
Tra i quattro stadi elvetici di Euro 2008, l’unico a non aver necessitato ristrutturazioni o ricostruzioni ex novo è il Parco San Giacomo (Sankt Jakob Park) di Basilea, il primo stadio multifunzionale della Svizzera, inaugurato tre anni fa.
La campagna dei verdi
Ecologisti ed una parte degli abitanti del Kreis 5 di Zurigo hanno reagito al progetto per il nuovo stadio, che implica la costruzione di uno shopping center esterno al campo di calcio.
“Non ci opponiamo allo stadio in se stesso – spiega Katharina Prelicz-Huber, esponente del Partito dei Verdi – ma al progetto di costruzione così com’è. Io stessa abito di fronte allo stadio e non potrei immaginarmi la vita del quartiere senza di esso”.
“Il problema principale è lo shopping center perché raddoppierà il traffico automobilistico in una zona della città già congestionata”, precisa la politica zurighese.
“Il progetto sta andando avanti in modo contrario a qualsiasi regola di progettazione. Regole ignorate per l’imperativo temporale della realizzazione. Le persone non hanno visto i lati negativi del progetto, perché accecate dal richiamo del calcio”.
Le osservazioni ed i reclami dei Verdi nella procedura di consultazione sono stati ignorati. Gli studi sull’impatto ambientale del nuovo stadio prevedono un aumento al massimo dell’8 % del traffico veicolare.
Verdetto dalle urne
In giugno il progetto del nuovo stadio di Zurigo è stato approvato dal consiglio comunale, ma i verdi sperano d’ottenere più successo il 7 settembre, quando ad esprimersi saranno gli elettori.
I cittadini della città sulla Limmat dovranno approvare o respingere la decisione di giugno del legislativo cittadino, e la relativa richiesta di credito per 37,5 milioni di franchi svizzeri.
L’investimento per la realizzazione dell’intero progetto è calcolato in 370 milioni di franchi. I nove decimi della fattura sono a carico del Credito Svizzero. La banca prevede di far fruttare l’investimento affittando gli spazi commerciali dello shopping center.
I sostenitori del progetto “Stadions Zürich” non hanno dubbi sul verdetto delle urne.
“Prevedo che avremo una larga maggioranza, probabilmente più del 70 %”, anticipa il sindaco di Zurigo Elmar Lederberger.
Spada di Damocle
Opposizione quindi perdente fin dalla partenza.
Non la pensa così il Partito dei Verdi. Katharina Prelicz-Huber ce ne spiega i motivi: “Siamo convinti che i punti cruciali non siano stati correttamente spiegati agli elettori”.
“Abbiamo dato la nostra disponibilità al compromesso fin dall’inizio, ma le nostre richieste sono state tutte rifiutate: ecco perché il ricorso contro la decisione del consiglio comunale di giugno è la nostra unica possibilità”.
“Quello che chiediamo è di aumentare l’offerta di trasporti pubblici, un’area più grande destinata a zona residenziale e più spazi verdi”, specifica l’esponente dei Verdi zuruighesi, capofila della contestazione al progetto del nuovo stadio.
Secondo il Servizio di pianificazione urbanistica della città di Zurigo, la procedura attivata con i ricorsi inoltrati dai Verdi richiederà da due a quattro anni prima di essere completata. Il giudice può tuttavia ordinare la non interruzione dei lavori di costruzione, mentre le parti inoltrano le loro argomentazioni.
Spetterà poi al Credit Suisse decidere se assumere o meno il rischio di imbarcarsi in un progetto che, successivamente, potrebbe essere ostacolato o, persino, fermato.
Il portavoce del progetto Mathias Friedli ha dichiarato a swissinfo che la banca prenderà una decisione in merito, solo e quando il ricorso sarà stato inoltrato.
Perdita per Zurigo
Per l’Associazione svizzera di football (ASF), la mancanza dello stadio avrà un impatto maggiore sulla stessa Zurigo che non sulla preparazione di Euro 2008.
“Crediamo che i politici zurighesi sappiano fare il loro mestiere e, quindi, che lo stadio verrà costruito – confida a swissinfo Pierre Benoit, portavoce dell’ASF – ma se non dovesse essere, non sarebbe un problema”,
“Naturalmente desideriamo che Zurigo sia uno degli assi del nostro poker, ma se necessario possiamo dividere i giochi tra Basilea, Berna e Ginevra”.
“Essere esclusi sarebbe una catastrofe – ammonisce il primo cittadino di Zurigo – perché eventi simili non si tengono tutti i giorni”
“Non so dire ora come potremo accordarci contro un possibile ricorso, ma se un appello viene effettuato allora dobbiamo andare nuovamente da questa gente e convincerli che non possono bloccare il progetto di costruzione. Tutto quello che possono ottenere è solo ritardare i lavori e privare Zurigo dei campionati europei di calcio del 2008”, predice il sindaco Lederberger.
Un’accusa che fa sorridere l’esponente del Partito dei Verdi Katharina Prelicz-Huber: “La gente che vive attorno allo stadio ci ha motivati ad intraprendere quest’iniziativa, ma sono fiduciosa che la minaccia del ricorso possa portare almeno ad un compromesso”.
swissinfo, Mark Ledsom, Zurigo
(Adattamento dall’inglese: Sergio Regazzoni)
Zurighesi alle urne il 7 settembre per decidere sul progetto di costruzione del nuovo stadio.
Le previsioni della vigilia indicano una netta maggioranza di favorevoli al nuovo progetto, anche se una minoranza di ambientalisti minacciano ricorsi che potrebbero pregiudicare i lavori.
Un incubo per Zurigo perché il suo nuovo stadio sarà uno dei quattro impianti svizzeri dove si disputeranno le partite di Euro 2008, i campionati europei di calcio organizzati congiuntamente da Svizzera ed Austria.
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