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Una nuova scala di misura per il pericolo di valanghe

Dopo settimane calde e pendii privi di neve, buona parte delle Alpi svizzere si sono abbondantemente imbiancate, specialmente in quota. Anche il rischio di valanghe è aumentato. Quest'inverno, il servizio nazionale di allerta valanghe ha iniziato a pubblicare informazioni più precise sui livelli di pericolo per una migliore previsione delle minacce.

Valanghe naturali di medie e, in casi isolati, grandi dimensioni sono sempre più probabili con il trascorrere della giornata. Anche singole persone che praticano sporti invernali possono scatenarne di pericolosamente grosse, con facilità. Il messaggio dell’Istituto nazionale per lo studio della neve e delle valanghe (SLF)Collegamento esterno, con sede a Davos, è chiaro.

Una larga fascia arancione si estende da est a ovest sulla mappa della Svizzera pubblicata il 16 gennaio dall’SLF. Il pericolo di valanghe per una buona parte delle Alpi elvetiche è “marcato”.

Mappa del rischio valanghe
SLF

L’SLF usa la scala europea del pericolo valanghe divisa in cinque gradi per indicare il livello di pericolo in montagna. Da quest’inverno, però, ha introdotto un sistema molto più preciso, aggiungendo tre suddivisioni per ogni livello.

Lunedì, il pericolo nella regione di Adelboden era segnalato come “3=” su una scala da 1 (debole) a 5 (molto forte). Ma cosa vuol dire esattamente 3=?

Scala del pericolo, grafico
SLF

L’SLF dichiara che gli attuali cinque livelli restano invariati. La nuova suddivisione aiuta a indicare se il pericolo è verso il limite inferiore (-), superiore (+) o mediano (=) all’interno di un livello di pericolo. È una distinzione che riflette meglio le variazioni dei rischi che cambiano assieme alle condizioni meteorologiche e della neve.

Dal 1945, il servizio nazionale di allerta valanghe, gestito dall’SLF di Davos, pubblica due volte al giorno un bollettino valanghe utilizzando i dati raccolti da 200 persone formate e da 170 stazioni di misurazione automatica sparpagliate nelle Alpi svizzere. Le informazioni sono condivise e diffuse, tra gli altri, da polizia, Cantoni, comuni, comprensori, servizi di soccorso.

Chi teme ci possa essere un rischio prima di un’escursione può contattare il proprio tout operator o l’ufficio turistico locale. Informazioni aggiuntive possono essere trovate sui siti dell’SLFCollegamento esterno, di MeteoSvizzeraCollegamento esterno e dell’amministrazione federaleCollegamento esterno.

L’istituto di Davos indica che la nuova scala è stata introdotta in risposta alle richieste delle persone responsabili della previsione delle valanghe, che domandavano da tempo che i pericoli fossero indicati in modo più preciso.

“La Svizzera è stata la prima a introdurla”, afferma Pierre Huguenin responsabile della prevenzione delle valanghe nell’ufficio vallesano dell’SLF, a Sion.

L’esperto spiega come può evolvere un livello di pericolo 3+ dovuto a un’abbondante nevicata. “Dopo qualche giorno, possiamo mostrare al pubblico in modo relativamente chiaro che la neve si sta stabilizzando passando al 3= e poi al 3-“.

Altri sviluppi

La distinzione è particolarmente importante per il livello 3, critico specialmente per lo sci fuori-pista. Nelle Alpi svizzere, il livello 3 è quello che caratterizza un terzo dei giorni invernali ed è a questo livello che si verifica la metà degli incidenti mortali.

Negli ultimi 20 anni, in Svizzera sono state registrate  in media ogni anno 100 valanghe in cui sono state coinvolte delle persone. In media, 23 persone muoiono annualmente, la maggior parte (90%) all’esterno delle piste mentre pratica sci, snowboard, sci-alpinismo o escursionismo con racchette da neve. Nelle aree controllate (strade, ferrovie, agglomerati e piste battute) la media annuale di vittime (su periodi di 15 anni) è scesa da 15 alla fine degli anni Quaranta a meno di una nel 2010. L’ultima morte avvenuta all’interno di un edificio colpito da una valanga risale al 1999.

Altri sviluppi

Impatto per chi scia

“Per chi scia, questa nuova scala fornisce informazioni interessanti”, dice l’esperto di neve Robert Bolognesi alla Radiotelevisione svizzera francese RTS. “Con un pericolo 3+ devo davvero limitare i luoghi in cui andare e forse neanche lasciare le piste delimitate”.

In Svizzera, lo sci fuori pista non è illegale. Le piste e le zone all’esterno sono considerate luoghi pubblici. Tuttavia, comportamenti sconsiderati come ignorare i cartelli di pericolo e poi scatenare una valanga che invade una pista possono portare a procedure penali, anche se non ci sono vittime.

“Non sarei sorpreso se, in futuro, i e le giudici prenderanno in considerazione questa nuova scala più precisa”, dice Bolognesi.

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