Approvato il 2° rapporto di Dick Marty
Il Consiglio d'Europa ha adottato il 2° rapporto sulla CIA redatto dal senatore ticinese. I parlamentari deplorano che non si sia fatto nulla per garantire il controllo dei servizi segreti americani.
Dick Marty accusa Polonia e Romania di avere ospitato nei loro territori dei centri segreti di detenzione gestiti dall’agenzia americana.
Dopo un lungo dibattimento, la risoluzione che accompagna il rapporto ha ottenuto 124 voti a favore, 37 contro ed otto astensioni dell’assemblea parlamentare riunita per la sua plenaria.
I deputati di Polonia e Romania hanno presentato diversi emendamenti per modificare il testo, ma tutte le loro proposte sono state respinte. Nel suo secondo atto d’accusa, Marty afferma che, tra il 2002 e il 2005, questi due paesi hanno consapevolmente tollerato sul loro territorio prigioni segrete destinate ad accogliere presunti terroristi.
Create nell’ambito della guerra contro il terrorismo lanciata da Washington dopo gli attentati dell’11 settembre del 2001, le prigioni avrebbero accolto numerose decine di detenuti.
Gli stessi presidenti di Polonia e Romania sarebbero stati a conoscenza dell’esistenza dei campi di detenzione. Finora tuttavia, i due Stati hanno sempre smentito tali accuse.
Diritto di sapere
L’esistenza di questi centri di detenzione nei due paesi era già stata segnalata nel primo rapporto del senatore ticinese presentato lo scorso anno.
L’assemblea plenaria del Consiglio d’Europa ha sottolineato con “rammarico e inquietudine” che in questo lasso di tempo non sia stato dato alcun seguito per garantire un controllo dei servizi segreti e il rispetto dei diritti dell’uomo nella lotta contro il terrorismo. Ha quindi nuovamente invitato le autorità giudiziarie dei 47 paesi membri a fare luce sui fatti.
“Non si tratta di condannare né la Polonia né la Romania”, ha detto a Strasburgo il consigliere agli Stati ticinese, “la gran maggioranza della classe politica rumena, così come di quella polacca non erano al corrente di nulla”. Secondo lui è però indispensabile garantire “il diritto dei cittadini di conoscere la verità”.
Non avendo un mandato per elaborare un terzo rapporto, Marty ha detto che ora spetta ai parlamentari nazionali dei paesi dell’organizzazione pretendere la resa dei conti dai rispettivi governi.
Altri sviluppi
Consiglio d’Europa
“Segreto di Stato”
Il documento votato mercoledì accusa anche altri Stati europei, tra i quali Italia e Germania, di aver ostacolato la ricerca della verità, facendo ricorso al “segreto di Stato” e alla “sicurezza nazionale”. Concetti che secondo Dick Marty rendono difficili le procedure giudiziarie o le inchieste parlamentari tendenti a stabilire eventuali responsabilità.
“Il mio rapporto non è un romanzo poliziesco, ma il frutto di un’inchiesta difficile ed in assenza della collaborazione dei governi sono state raccolte informazioni di fonti confidenziali poi verificate con controlli incrociati”, ha spiegato Marty.
La risoluzione approvata invita gli Stati a non essere complici, in futuro, di detenzioni e voli illegali e la NATO a rendere pubblici dati supplementari sulle autorizzazioni di voli della CIA “finora rimaste segrete”. Infine chiede la riabilitazione ed il risarcimento delle vittime di questi soprusi.
swissinfo e agenzie
Dick Marty nasce a Sorengo, in Ticino, nel 1945.
Tra il 1975 e il 1989 lavora come sostituto procuratore e procuratore del canton Ticino.
Dopo essere stato membro del governo ticinese, è eletto senatore alla camera alta del parlamento federale (dal 1995) nelle file del Partito liberale radicale.
Dal 1999 è membro dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, di cui presiede da due anni la Commissione degli affari giuridici e dei diritti umani.
Novembre 2005: l’Ong Human Rights Watch denuncia rapimenti illegali di presunti terroristi in Europa da parte della CIA e la loro detenzione in carceri segrete in alcuni paesi europei.
Pochi giorni dopo, il Consiglio d’Europa affida a Dick Marty il compito di elaborare un rapporto su questa vicenda.
Marty presenta il suo primo rapporto il 7 giugno del 2006: 14 paesi europei sono accusati di aver aiutato i servizi segreti americani in attività illegali.
Il testo non risparmia critiche alla Svizzera, che non ha impedito l’uso del suo spazio aereo per il trasporto di persone rapite.
Nel suo secondo rapporto, presentato il 9 giugno 2007, Dick Marty rivela che la CIA ha gestito prigioni segrete in Polonia e in Romania dal 2003 al 2005.
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