Vivere in Svizzera Cercando il romancio Precedente Seguente Il Rodano per raggiungere il Reno Romancio, lingua misteriosa per un francofono come me. Una lingua latina, come la mia, eppure lontana, sperduta in quelle valli che tenderei a presumere germaniche. Allora, niente di meglio che andare a vedere, per comprendere. Cominciando dall'ovest, laddove, sembra, il romancio sursilvan gode ancora di buona salute. Ma per entrare nei Grigioni da quel lato, non bisogna soffrire di vertigini. Il ghiacciaio del Rodano e il passo del Furka rendono bene l'idea della barriere naturali che separano le vallate alpine. (Immagini e testo di Bernard Léchot, swissinfo – traduzione e adattamento dal francese Françoise Gehring) swissinfo.ch Un ostello a Tschamut Dopo aver percorso la vallata urana di Urseren, ed essere poi sceso dal passo dell'Oberalp, si entra nella Surselva, la vallata del Reno anteriore, la più lunga dei Grigioni. Il paesaggio è ampio e verde, meno brusco, meno selvaggio rispetto ai rocciosi percorsi vallesani. Il primo villaggio grigionese che incontro si chiama «Tschamut». E la sua prima abitazione è un ostello. «Ustria», dice la facciata, in romancio. «Eingang durch den Garten» (entrata dal giardino) risponde, in tedesco, un cartello nero. Il Romancio è forse un po' schizofrenico? swissinfo.ch Due settimane a baciarsi Pausa caffè a Sedrun, il paese che ospita il faraonico cantiere del traforo del tunnel di base del Gottardo. Se, nel villaggio, la segnaletica stradale è rigorosamente in romancio, non è altrettanto così per il resto. Sull'involucro del cioccolatino molto patriottico che accompagna il mio caffè, c'è scritto: «Douceur des cimes», in francese. E sulla bustina dello zucchero: «In unserem Leben, küssen wir während 2 Wochen», in tedesco. Ossia: «Nel corso della vita ci baciamo durante due settimane». Più che schizofrenico, il Romancio è davvero multilingue. E, apparentemente, sensuale. swissinfo.ch Dal portoghese al romancio Tappa a Ilanz – Glion in sursilvan. Sento parlare romancio tanto nelle strade quanto nei negozi. Ma nella città vecchia la prima persona con cui scambio una parola è...portoghese. Domiciliata a Ilanz da 15 anni, Teresa Batista ama molto il romancio: «Per parlare è come noi! Per scriverlo è un po' diverso. Ma molte parole sono simili alle nostre. Per cui capiamo meglio il romancio che non il tedesco». Eppure sua figlia Ines, che con i suoi amichetti parla sursilvan, seguirà la scuola in tedesco. «Penso che le sarà più utile» dice Teresa. swissinfo.ch Un orizzonte troppo stretto? A colpire Teresa è la mentalità che regna nella regione: «La gente, qui, è un po' chiusa. Quando parla degli zurighesi, dei vallesani oppure dei ginevrini, è come se parlasse di stranieri, me ne rendo conto ogni giorno. E per noi è un po' bizzarro. Perché noi, portoghesi, siamo un popolo, con una cultura, anche se da una regione all'altra ci sono delle diversità». Le montagne, come le strade strette, a volte possono comprimere gli orizzonti... swissinfo.ch Rock n'roll Altro incontro. Sascha Cahenzli lavora a Ilanz e vive in un villaggio poco distante. Parla romancio e tedesco allo stesso livello. Se afferma di apprezzare il romancio, non crede però nel suo avvenire. «I giovani, sempre di più, vanno ad abitare Zurigo. E anche qui preferiscono esprimersi in tedesco piuttosto che parlare romancio» spiega. Sascha ascolta DRS3, il programma "giovane" della radio svizzero tedesca. Ma non la radio romancia. Per lui non esiste un gruppo musicale romancio di qualità – in ogni caso non nel genere musicale dal lui prediletto: l'hard rock. swissinfo.ch Un altro mondo Da Ilanz proseguo il mio cammino lungo una valle laterale, lato sud, la Val Lumnezia. Il paesaggio, con i suoi dolci pendii, respira tranquillità. Attraverso numerosi villaggi, ognuno di loro con la propria chiesa, la propria pensione familiare. Ma non v'è traccia di grandi strutture turistiche. Forse una delle ragioni che spiega perché questa valle è uno degli angoli dei Grigioni in cui il romancio è in assoluto la lingua più parlata? Secondo le statistiche del 2000, a Vrin, località che raggiungo dopo una ventina di chilometri, il 95,6% della modesta popolazione definisce il romancio come la sua "migliore lingua" (rispetto al 29,9% a Ilanz). swissinfo.ch Il sorriso di Lorenza D'altra parte, quando chiedo a Lorenza Caminada-Solér, che ha sempre vissuto a Vrin, di farmi sapere se il tedesco sta avanzando anche nel suo villaggio, alla mia domanda non può fare a meno di sorridere: «Oh no, non da noi. Il romancio rimane e speriamo che sarà sempre così anche in futuro» dice. Lei, che ascolta la radio romancia e che legge "La Quotidiana". Ma si sente più vicina allo spirito latino o tedesco? «Che devo dire?» risponde esitando, forse per paura di ferire la clientela del suo ristorante. Ma poi rompe gli indugi: «Mi sento comunque più vicina alla cultura italiana». swissinfo.ch «O tempo, sospendi il tuo volo!» Fuori dal mondo. Fuori dal tempo. A Vrin la chiesa veglia, straordinariamente lussuosa in questo villaggio dove a predominare è il legno centenario. E il suo campanile continua a dare l'ora esatta agli abitanti del villaggio. Come se il tempo esistesse, ma non veramente per loro. swissinfo.ch Montagne d'acqua La Val Lumnezia si congiunge con un'altra valle laterale, la valle di Vals, celebre per la sua acqua. Del resto, quando si sale verso Vals, si incrocia una lunga fila di autocarri che scendono in pianura carichi di casse di acqua minerale. La valle di Vals costeggia la Val Lumnezia, eppure si tratta di due culture minoritarie che si ignorano vicendevolmente. La parte alta della valle di Vals è stata colonizzata nel Medioevo dai "Walser", quei vallesani (Walliser) dell'alta valle del Rodano emigrati anche nella regione di Davos, dove hanno portato un dialetto tedesco molto speciale. swissinfo.ch Edelweiss e Alpenrose A Vals, oltre alla fabbrica di acqua minerale, troneggiano le magnifiche terme disegnate dall'architetto grigionese Peter Zumthor. Un edificio avvolto nel quarzo grigio della regione, purtroppo immerso tra strutture alberghiere senza stile. Al centro del vecchio villaggio, che si estende lungo il "Valserrhein", i ristoranti si chiamano «Edelweiss» oppure «Alpenrose». Grigioni, terra di contrasti: ad una quindicina di chilometri a volo di uccello verso sud, si trova Mesocco, nel Moesano, una delle zone italofone del cantone. Ma in auto ci vogliono due ore per arrivarci. Ah, le montagne.... swissinfo.ch Un corso per recuperare? Ritorno verso la valle del Reno anteriore, puntando verso est. I nomi delle località sono ormai scritti in tedesco, con sottotitoli in romancio. Ho raggiunto la zona più turistica della valle: Falera, Laax, Flims, gioia degli amanti dello sci in inverno e delle scalate in estate. A Flims non si sente più neppure una parola in romancio. Soltanto i nomi delle strade e delle vecchie case ricordano che siamo in territorio sursilvan...«Casa Flem», «Casa Pistget» leggiamo sulle facciate. C'è aria di nostalgia o forse è solo un po' di folclore? Ma a Laax uno striscione pubblicizza dei corsi intensivi... swissinfo.ch Un lembo di romancio Dopo il ricongiungimento del Reno anteriore con il Reno posteriore a Reichenau, la valle si allarga e conduce a Coira, la capitale. Se la città vecchia ha mantenuto tutto il suo fascino, il resto della città è piuttosto banale. Siamo a Basilea, Berna o Lucerna? La Svizzera tedesca vi regna incontrastata. Nessuna traccia di romancio. Se non, di tanto in tanto, per un motivo sociale: la banca cantonale, una libreria... E poi, in grande, la sigla «Radio e Televisiun Rumantscha» sulla vetrina della sede della RTR. Il cuore della comunicazione romancia pulsa in terra germanofona. swissinfo.ch Paradosso E' presso la sede della RTR che ho incontrato, da poco, Ursin Lutz, nato a Ilanz, e caporedattore di "Punts", un mensile in romancio destinato ai giovani. Che cosa pensano i suoi coetanei dell'impegno da lui assunto in favore della causa del romancio? Ecco la risposta: «Ci sono due estremi: l'entusiasmo e l'ironia. Nella squadra di calcio si dice che non ne vale la pena. In altri ambienti la reazione è opposta: sei geniale, continua così!» Paradosso di una lingua ancestrale, rurale e popolare che il popolo, tuttavia, abbandona progressivamente. Mentre gli intellettuali lottano per la sua sopravvivenza. swissinfo.ch Il senso della Storia Fine del viaggio. Nella mia testa, che cosa resta del romancio? Una musica, sicuramente. Quella di questa lingua latina e cantabile di cui colgo, al volo, alcune parole. E la constatazione che per alcuni, penso ad esempio a Lorenza, il romancio è un'evidenza, un attaccamento profondo ad una cultura. Eppure per altri è diventato un'espressione di folclore, quasi un accessorio turistico. Per altri ancora, il romancio rappresenta una sfida da condurre contro il senso della Storia. E' possibile combattere contro l'evoluzione di un mondo globalizzato? Si, sembra rispondere questo contadino, solo con la sua forca lungo l'orizzonte grigionese... swissinfo.ch Fotografia 1 Fotografia 2 Fotografia 3 Fotografia 4 Fotografia 5 Fotografia 6 Fotografia 7 Fotografia 8 Fotografia 9 Fotografia 10 Fotografia 11 Fotografia 12 Fotografia 13 Fotografia 14 Fotografia 15 Un giornalista francofono sulle tracce del sursilvan. Questo contenuto è stato pubblicato al 22 agosto 2006 - 11:17 Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui. 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