Coppie gay: voto pionieristico a Zurigo
Prima europea a Zurigo: il 22 settembre la popolazione è chiamata a votare sui diritti delle coppie omosessuali.
Il progetto di legge prevede parità di trattamento rispetto alle coppie eterosessuali in alcuni ambiti fiscali e sociali.
Un test importante
Se dovesse vincere il “sì” a Zurigo, ciò non comporterebbe automaticamente dei matrimoni gay, né il diritto all’adozione: le leggi che riguardano il matrimonio sono infatti di competenza nazionale. Ma la votazione di Zurigo ha valore di test, perché la Confederazione deve presentare una legge federale entro la fine dell’anno.
Il “sì” di Zurigo permetterebbe una tassazione congiunta delle coppie omosessuali come nel caso delle coppie sposate. Verrebbe anche garantito il diritto di visita nel caso di degenza ospedaliera, un diritto che per il momento spetta solo alle coppie eterosessuali.
La nuova legge comporterebbe anche dei cambiamenti riguardo agli stranieri che convivono con un partner omosessuale in Svizzera. Riceverebbero gli stessi diritti di uno straniero sposato ad un cittadino o una cittadina svizzeri.
Il sigillo dell’ufficialità
Per molti il semplice fatto di poter fare una dichiarazione ufficiale della propria relazione sembra il cambiamento più importante. “Potrebbe essere il primo passo verso l’eguaglianza a livello nazionale” dice Jan, che con Claude, suo partner da quattro anni, ha partecipato a Zurigo ad una votazione di “massa” per posta, per promuovere il sì.
Campagne per il riconoscimento dei diritti delle coppie gay sono in corso anche a Berna, Basilea, Neuchâtel, Vaud, Aargau, Lucerna e in Ticino. Ginevra é stata la prima città in Svizzera ad approvare una legge simile a quella su cui si vota a Zurigo, anche se a Ginevra il “Pacs” ha un valore più simbolico che reale.
Altri paesi europei e Olanda
In altri paesi i diritti degli omosessuali sono molto più avanzati che in Svizzera. Nel 1989 la Danimarca è stato il primo paese ad ufficializzare le coppie omosessuali, seguito da Germania, Francia, Svezia, Norvegia e Olanda. Nel 2001 l’Olanda si è spinta fino a riconoscere il matrimonio tra omosessuali, unico esempio al mondo.
I contrari e i favorevoli
A Zurigo è stata una formazione cattolica, l’Unione democratica federale (UDF) a raccogliere le 5000 firme necessarie ad indire una votazione contro la legge cantonale. A Ginevra l’UDF non c’era riuscita.
Il partito afferma di non considerare gli omosessuali “inferiori” ad altri cittadini, ma che “Disapproviamo il loro stile di vita perché lo consideriamo pericoloso per loro stessi e un segnale sbagliato alla società nel suo complesso”. Questa la dichiarazione fatta a swissinfo dal segretario cantonale Daniel Suter.
Le chance che il sì vinca sono piuttosto buone, (in Gran Consiglio la proposta per la modifica della legge era passata in gennaio con 93 voti contro 43).”Non so se la gente a Zurigo è diventata più tollerante nei nostri confronti” dice in proposito una giovane lesbica, “Tutti i miei amici e conoscenti sono dei sostenitori. In fondo non vorrei davvero conoscere qualcuno che non potesse accettarmi per come sono”.
Swissinfo, Mark Ledson, Zurigo (traduzione e adattamento: Raffaella Rossello)
Sei mesi di convivenza prima della registrazione ufficiale
Diritti simili alle coppie sposate in tema di tasse e assistenza sociale
“Divorzio” dopo una separazione di almeno due anni
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.