Eternit sotto accusa
La procura di Torino indaga su Eternit, per la morte di ex-dipendenti italiani della ditta, forse vittime dell'amianto. La magistratura di Glarona respinge una domanda di assistenza giudiziaria.
L’Ufficio dei giudici istruttori glaronesi ha respinto la domanda di assistenza giudiziaria inoltrata dalla Procura di Torino. Quest’ultima sta indagando sulla società glaronese Eternit SA per omicidio colposo. Gli inquirenti piemontesi sospettano infatti che ex dipendenti italiani dell’impresa di Niederurnen (GL) siano morti di cancro a causa dell’eccessiva esposizione all’amianto sul posto di lavoro.
Vizi di forma
Per il momento la Procura di Torino non riceve assistenza giudiziaria, ha dichiarato venerdì all’ats il giudice istruttore glaronese Markus Denzler, confermando una notizia del radiogiornale regionale della Svizzera orientale DRS. La domanda è stata respinta per vizi di forma, ha precisato il magistrato.
Quando riceverà la decisione, la giustizia italiana avrà 30 giorni di tempo per ricorrere. Potrà pure inoltrare una nuova richiesta formalmente corretta, ha puntualizzato Denzler.
Polvere d’amianto
Gli inquirenti torinesi chiedono di consultare la documentazione che potrebbe contribuire a chiarire i casi di decesso per cancro registrati in Italia. Stando al periodico sindacale «work», che aveva rivelato il caso, almeno dodici dipendenti della Eternit sarebbero morti per mesotelioma, una forma di tumore causata dall’inalazione di polvere d’amianto.
Tutti avevano lavorato nella fabbrica di Niederurnen negli anni 1960 e 1970, in qualità di stagionali. Alla fine degli anni ’70 l’Eternit dava lavoro a 1800 persone a Niederurnen, sede principale, e a Payerne (VD). Nel 2001 la società contava in totale 510 dipendenti.
Secondo la medicina, dal momento del contatto fino all’insorgere dei primi sintomi possono trascorrere da 15 a 40 anni. La SUVA rileva che i casi di mesotelioma, riconosciuta come malattia professionale, sono fortemente aumentati in Svizzera in questi ultimi anni.
swissinfo e agenzie
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