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La Svizzera esiste

Il modello dell'interno del padiglione svizzero per l'Expo 2005 in Giappone. www.dynamic-switzerland.jp

All’Esposizione universale di Siviglia la Svizzera non esisteva. A quella del 2005 nella città giapponese di Aichi, vuole invece presentarsi come paese dinamico e innovativo.

«Presenza Svizzera» ha svelato mercoledì il progetto del padiglione a forma di montagna, dove i visitatori si trasformeranno in escursionisti.

Contrariamente all’Esposizione mondiale del 1992 a Siviglia, dove la Svizzera si era presentata sotto con il motto provocatore «la Svizzera non esiste», questa volta i responsabili hanno preferito le cose concrete: «la Svizzera, paese dinamico». I progetti definitivi per l’appuntamento, dedicato al tema generale «la saggezza della natura», sono stati presentati mercoledì a Berna.

«La Svizzera gode di una buona reputazione in Giappone – ha indicato l’ambasciatore durante la conferenza stampa di mercoledì a Berna – anche se continua ad essere legata all’immagine di Heidi». Il concetto espositivo prevede una combinazione fra tradizione e innovazione.

Dunque, come fanno capire gli organizzatori, il pubblico sarà «catturato» con l’immagine tradizionale della montagna per poi essere condotto su altri elementi specifici della realtà elvetica.

La montagna vuota

Con un padiglione spettacolare, il paese si presenta al Giappone e al mondo. L’appuntamento internazionale rappresenta infatti «un’opportunità per mostrare un’immagine reale del nostro paese», ha esordito il delegato del Dipartimento degli affari esteri, l’ambasciatore Jenö Stähelin.

La Svizzera condivide lo spazio con altri 125 paesi del mondo e ha dovuto quindi cercare un elemento di originalità che possa funzionare anche oltre i limiti della cultura occidentale. Al centro dello spazio svizzero ci sarà un padiglione a forma di montagna, all’interno saranno disposte le esposizioni tematiche.

La «montagna» che sarà costruita nei prossimi mesi, offrirà al suo esterno dei veri itinerari: dopo una breve passeggiata, infatti, i visitatori raggiungeranno una stazione panoramica da cui ammirare un’ipotetica valle alpina. Il «panorama 2000» occupa poco più di 800 metri quadrati ed è alto 8 metri.

Le molte facce del paese

All’interno della montagna si trovano quattro spazi dedicati ad altrettanti temi: i miti elvetici, le visioni per il futuro; i rischi e i pericoli; il top della scienza. Le sezioni, che conteranno oltre cento oggetti e istallazioni, intendono rappresentare alcuni aspetti della storia, della scienza, e dell’arte elvetica.

Un programma di manifestazioni culturali, con l’intervento di musicisti, artisti e architetti è stato preparato da Pro Helvetia, la fondazione svizzera per la cultura. Gli appuntamenti avranno inizio già quest’inverno e si protrarranno oltre i sei mesi d’apertura dell’Expo 2005.

«Una Svizzera vera»

Johannes Matyassy, direttore di «Presenza Svizzera», l’agenzia federale che si occupa della promozione dell’immagine del paese nel mondo, tiene molto a questa puntata in Asia: «Non abbiamo tentennato nemmeno un istante per decidere la nostra partecipazione a questo appuntamento».

«Le montagne e la natura sono elementi importanti della nostra realtà, ma abbiamo molto di più da offrire», ha aggiunto Jenö Stähelin, confermando la volontà del governo di sostenere una presentazione creativa e al tempo stesso veritiera della Svizzera all’appuntamento per cui si prevedono 15 milioni di visitatori. Solo nella «montagna» elvetica si prevedono 800’000 entrate.

Con i 15 milioni pubblici investiti si vuole fare una bella e solida figura. Gli organizzatori ammettono infatti l’importanza del paese del sol levante: il Giappone è il primo partner economico in Asia; importa beni prodotti in Svizzera per oltre cinque miliardi di franchi, mentre dal Giappone arrivano merci e prodotti per 2,64 miliardi.

swissinfo e agenzie

L’Expo 2005 si tiene dal 25 marzo al 25 settembre 2005 a Aichi, Giappone
Si attendono 15 milioni di ospiti; 800’000 per il padiglione elvetico
L’area occupa una superficie di 173 ettari; quasi 2’000 m3 sono riservati alla Svizzera

Con una torcia elettrica dell’esercito, il visitatore entra nelle viscere della montagna. Dentro scopre cinque spazi espositivi tematici, dalla forma di gradi bolle trasparenti.

– I miti svizzeri («Swiss Myths») con i motivi della tradizione elvetica rappresentati nelle pitture murali realizzate da Hans Erni per l’esposizione nazionale del 1939.

– Le visioni («Visions») e i visionari svizzeri che hanno costruito dighe o scavato gallerie nelle montagna

– I rischi e delle catastrofi («Risk an Caution») e quello della ricerca scientifica («Top of Science»).

– Nell’ultima tappa si potrà assistere in diretta alla ricostruzione tecnologica della capanna alpina sul «Monte Rosa». L’escursione si conclude su un terrazzo panoramico con vista su un’incantevole vallata, virtuale, e con un negozio di «souvenir» dove si potranno acquistare sassolini del Cervino.

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