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Pene pesanti per tre neonazisti

Carcere a vita e 16 anni: le pene per i tre accusati Keystone

La giustizia bernese ha condannato lunedì a pene severe tre estremisti di destra per l’assassinio del loro compagno, Marcel von Allmen.

Ergastolo per il principale accusato, un piastrellista 25enne, 16 anni per gli altri due complici. Il delitto fu compiuto il 27 gennaio 2001 ad Unterseen, nei pressi d’Interlaken.

La difesa non è stata accontentata: gli avvocati degli imputati avevano chiesto pene ridotte rispetto alla pubblica accusa. 12 anni per i complici, e solo 15 per il principale imputato.

Quest’ultimo, nel marzo 2001, aveva già ricevuto una condanna per aver tirato dei colpi di pistola contro alcuni agenti durante un controllo di polizia.

Un quarto membro della banda criminale, 17enne all’epoca dei fatti, dopo un processo a porte chiuse era stato condannato nel novembre 2001 dal tribunale dei minorenni dell’Oberland bernese all’internamento in un istituto specializzato di recupero.

Premeditazione

La giustizia ha tenuto conto soprattutto dell’aggravante della premeditazione nell’assassinio di Unterseen.

Il giudice distrettuale d’Interlaken-Oberhasli, Thomas Zbinden ha sottolineato infatti la minuziosa pianificazione del fatto di sangue.

I tre giovani alla sbarra erano accusati di un crimine orrendo: l’assassinio di Marcel von Allmen, un amico di 19 anni che condivideva il fanatico delirio estremista e che secondo loro non seguiva a dovere le regole dell’organizzazione da loro stessi fondata.

I tre imputati facevano parte, insieme alla vittima, della cellula segreta battezzata «Ordine dei cavalieri ariani», che aveva lo scopo di allontanare gli stranieri indesiderati dalla regione, in particolare i richiedenti d’asilo provenienti dai Balcani.

Gli estremisti si erano procurati, in parte via Internet, documentazione dell’«Organizzazione di ricostruzione del Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori (NSDAP/AO)» e di «Blood&Honour», un altro movimento d’estrema destra popolare fra i naziskin.

Un futile motivo

Attirato ai ruderi di Weissenau, presso Interlaken, con un pretesto, Marcel von Allmen morì dopo essere stato preso a calci e colpito con tubo di metallo, perché aveva violato la consegna del silenzio sulla cosiddetta «cellula ariana».

Il cadavere fu poi trasportato fino alle Beatushöhlen, le grotte del Beato, e gettato nel lago con grossi pesi. Il suo corpo fu ritrovato quasi un mese dopo, il 22 febbraio 2001, a sei metri di profondità.

Progettati altri omicidi

I tre – arrestati il giorno dopo il ritrovamento – erano anche accusati di aver tentato di assassinare a fine 1999 un allora 18enne jugoslavo. La colpa, secondo loro: aver importunato o minacciato cittadini svizzeri.

Nell’autunno 2000 avrebbero pure progettato d’uccidere un 19enne svizzero della regione e si sarebbero più volte apprestati a passare all’atto, senza però realizzarlo.


swissinfo e agenzie

Tre estremisti di destra, membri di un’organizzazione razzista, sono stati condannati a Berna a pene molto severe per assassinio e tentativo d’assassinio.

Per due anni, dal 1999 al 28 febbraio 2001, progettarono e tentarono i loro crimini.

L’epilogo con la mortale aggressione ad un loro compagno, non ancora ventenne.

Il corpo della vittima, gettato nel lago di Thun, fu ritrovato a sei metri di profondità, nei pressi delle grotte del Beato.

Il tribunale ha stabilito che i genitori e il fratello della vittima ricevano un risarcimento morale di 70 mila franchi.

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